Firenze, 9 febbraio 2012 - Protesi d'anca: le aziende sanitarie toscane stanno richiamando tutti i pazienti ai quali, tra il 2006 e il 2010, sono state impiantate protesi d'anca della ditta DePuy. Tutti (808) verranno sottoposti a visite di controllo e accertamenti clinico-diagnostici. Lo comunica una nota della Regione.

"Ci siamo mossi non appena è arrivata la circolare del ministero, e abbiamo gia' fornito l'elenco di tutti i pazienti, che in Toscana sono 808". A fare il punto sulla vicenda delle protesi d'anca DePuy, risultate difettose e ritirate dal mercato in tutto il mondo, e' l'assessore al diritto alla Salute Daniela Scaramuccia, che avanza anche una proposta: "Si stanno verificando troppi casi di protesi difettose. Prima quelle al seno, ora quelle d'anca. In tutta Europa, per immettere in commercio un prodotto impiantabile nel corpo umano e' sufficiente la certificazione Ce, negli Stati Uniti invece e' necessario superare le verifiche della Food & Drug Administration. Come ho gia' detto al ministro, e' ora di affrontare con decisione il problema a tutti i livelli, nazionale ed europeo. La salute del cittadino viene prima di tutto, e sicuramente prima delle esigenze di mercato. In ogni caso, in Toscana stiamo lavorando per la realizzazione, su tutto il territorio regionale, della tracciabilita' e follow up continuo di tutti i dispositivi impiantabili".

"Nei principali ospedali toscani esiste già un sistema di controllo, grazie al quale i chirurghi valutano periodicamente i pazienti che hanno avuto impianti: a 3, 6 e 12 mesi, poi ogni anno - spiega Massimo Innocenti, direttore della Clinica ortopedica dell'università di Firenze - Quindi un monitoraggio avviene già, e gli eventi avversi vengono rilevati. Ora, in seguito alla circolare del ministero e alle direttive della Regione Toscana, chi le ha impiantate sta richiamando tutti i pazienti con protesi DePuy Asr, per sottoporli a screening clinico: visita, esame radiografico, accertamenti diagnostici. Se dovesse rendersi necessaria una sostituzione della protesi, verrà sostituita. Ma questo va verificato caso per caso".

 

PROTESI AL SENO PIP, SONO 294 QUELLE IMPIANTATE IN TOSCANA: "PRESA IN CARICO TOTALE"

Esprimo grande soddisfazione per l'accordo raggiunto in Conferenza Stato-Regioni sulle protesi Pip per il seno. Accordo che sposa la linea indicata dalla Regione Toscana, che è quella di presa in carico totale di tutte le pazienti portatrici di queste protesi. Soddisfazione perché ritengo corretto che tutte le pazienti italiane abbiamo diritto alla stessa completa presa in carico, indipendentemente dalla regione in cui risiedono''. E' la dichiarazione dell'assessore al diritto alla salute Daniela Scaramuccia, che oggi pomeriggio ha partecipato a Roma alla seduta straordinaria della Conferenza Stato-Regioni sulle ''Linee guida di carattere clinico ed organizzativo per la gestione clinica dei casi di persone portatrici di protesi mammarie prodotte dalla Ditta Poly Implant Prothe'se (P.I.P)''. ''E' già pronta la delibera, che lunedi' portero' in giunta - prosegue Scaramuccia -, che contiene tutte le indicazioni per la presa in carico delle pazienti e, se necessario, espianto delle protesi Pip, e successivo reimpianto di nuove protesi, piu' sicure''. Dal censimento effettuato dalla Regione, risultano essere 294 le protesi Pip impiantate in Toscana.