Firenze, 12 marzo 2012 - SULLA DINAMICA, saranno gli accertamenti della polizia municipale a stabilire chi ha sbagliato. Ma prim’ancora che la freddezza delle perizie faccia il proprio corso, l’automobilista che ieri sera ha investito e ucciso un ciclista in via Canova, all’Isolotto, ha già scontato una prima condanna. L’ha scontata quando, dopo aver fermato la macchina, si è accorto che quella persona martoriata dallo scontro era un suo conoscente. Abitazioni poco distanti, stessi “giri”, probabilmente stessi posti e chissà cos’altro. Vite quasi comuni, le loro, a tratti parallele, che si sono però scontrate ieri sera, intorno alle 23.20, senza che si fossero date un appuntamento, all’altezza di via Maccari. Una tragedia nella tragedia.
Formalmente, però, il nome della vittima del decesso è ufficialmente ignoto, dai primi accertamenti. L’uomo, dell’apparente età di circa 35 anni, non aveva infatti documenti con sé. Ma grazie alle indicazioni dello stesso investitore, si è capito che si trattava di un giovane dell’Isolotto nato nel 1978. Gli accertamenti della polizia municipale sono andati avanti fino a notte fonda, non soltanto per dare ufficialmente un nome alla persona deceduta.
Resta infatti da chiarire la dinamica dell’incidente. La macchina dell’investitore — una Hyundai — aveva il muso rivolto verso il centro della città, mentre il ciclista, presumibilmente, stava pedalando nella stessa direzione. Forse il conducente della macchina non s’è proprio accorto della presenza del velocipede sul lato destro della carreggiata e l’ha tamponato. Forse c’entra la velocità: il corpo del ciclista è stato sbalzato di diversi metri.
Davanti agli occhi dei primi soccorritori si è presentata una scena atroce: il 118 ha inviato un’ambulanza e l’automedica. Codice rosso, il più grave. Ma non c’è stato neppure il tentativo di rianimare l’investito. Il solito, pietoso, telo bianco, ha coperto quel corpo, ormai cadavere, mentre la municipale svolgeva il proprio compito. Il conducente dell’auto è stato sottoposto all’etilometro, anche se, al momento in cui scriviamo, non sono noti i risultati. Dell’accaduto è stato informato anche il magistrato di turno. E’ il quinto morto sulle strade fiorentine dall’inizio dell’anno, il secondo in via Canova. Lo scorso 15 gennaio, è stato investito e ucciso un uomo assieme al suo cagnolino che stava portando a spasso, alle sette del mattino. In quel caso, l’automobilista era ubriaco.
Stefano Brogioni e Claudio Capanni
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