Firenze, 4 agosto 2012 - Veterinario nei guai nel Valdarno Fiorentino: evadeva infatti il fisco, dichiarando un quarto di quello che incassava, conducendo una vita agiata, possedendo diverse case tra la Maremma e l'Umbria. La Guarda di Finanza di Pontassieve ha smascherato il professionista, che ora per la sua condotta si trova nei guai.

Ricavi non dichiarati per 150.000 euro, IVA dovuta per 30mila euro ed Irap evasa per seimila euro (dal 2007 al 2011). Questo è quanto emerso a conclusione dell’ultima attività ispettiva, quella appunto che ha riguardato il veterinario.

L’evasione fiscale è stata accertata grazie all’esame dei conti correnti del professionista ed all’analisi delle “schede” utilizzate dall’ambulatorio per memorizzare ogni singola prestazioni rese ai pazienti a quattro zampe (visite, vaccinazioni, interventi chirurgici). Dal raffronto tra le prestazioni fatturate e quelle riportate nelle schede interne è emerso che l’ambulatorio ha omesso di emettere fattura per oltre 200 prestazioni.

E il tenore di vita del professionista non era di certo basso. Aveva sei immobili in provincia di Firenze, uno in Maremma e altri in Umbria.

Complessivamente la Guardia di Finanza ha esaminato la posizione di 22 professionisti, recuperando cinque milioni di euro. Tra i casi esaminati, quello di un perito industriale di Sesto Fiorentino ha omesso di dichiarare oltre 500 mila euro provenienti da compensi percepiti per collaudi tecnici e perizie di vario tipo, effettuati prevalentemente in cantieri e industrie e un architetto di Calenzano che, pur lavorando per vari enti pubblici per la ristrutturazione di luoghi pubblici, non ha ottemperato agli obblighi di presentazione della dichiarazione dei redditi, per un importo complessivo nei vari anni di 188 mila euro circa.