Firenze, 25 settembre 2012 - «QUESTO quartiere non vuole diventare un’altra fioRENZIland». Via dei Serragli batte i pugni. «Novecento bus al giorno, 9mila in dieci giorni, 328mila circa in un anno. E’ meno male che a Firenze si sarebbero dovuti sentire più passi e meno rumore dei motori», denunciano i residenti riferendosi al piano di Renzi per una città sempre più a misura di pedone. «Come sempre però i problemi si spostano senza risolverli». I residenti devono sopportare livelli d’inquinamento e traffico degni dei viali. Una sorta di tangenziale del centro storico con i mezzi Ataf e bus turistici, quelli a due piani, i più fastidiosi perché “sembra quasi che ti entrino in casa”, che sfrecciano a ogni ora del giorno e della sera. Se camminare lungo i marciapiedi non è affatto piacevole per via delle polveri e dei gas, sostare per più di un minuto sul balcone di casa “può essere rischioso per la salute”.
E i residenti non ne possono più del rumore assordante che nemmeno le doppie vetrate delle finestre riescono a trattenere: «Vogliamo che si faccia luce sui circa 900 mezzi che transitano e gravitano ogni giorno in questo tratto di strada. Qualcuno deve spiegarci quali rischi corriamo noi residenti, sia per quel che riguarda l’inquinamento atmosferico sia per quello acustico e se sia possibile intervenire per trovare soluzioni diverse», attacca il Comitato dell’Oltrarno. Borgo San Frediano, via dei Serragli e anche via Sano Spirito sono tappezzate di cartelli con tanto di slogan e vignette: «Caro sindaco basta, in questa zona non si respira più. Dove è la tua città verde?», attaccano i residenti con tanto di caricatura di Renzi.
Manifesti ovunque: «Mattei ci siamo rotti i polmoni» o ancora «Non ti sentiamo più». Camminando per la via ce ne sono altri ancora: “Solo turisti per Renzi” e anche “E meno male che in centro si sarebbe dovuti entrare solo in bici o a piedi”. Ma non tutti la pensano allo stesso modo. Da una parte i residenti che di rumore e veicoli ne vorrebbero il meno possibile e dall’altra i commercianti che per rimettere in sesto gli affari chiedono che Porta Romana diventi un check point per scaricare i turisti. Unico punto in comune è, come sempre, la lotta al degrado. Insomma, si riaccende la polemica. Solo pochi giorni fa, infatti, la zona è stata al centro di un’altra discussione con al centro il parcheggio interrato di piazza del Carmine a cui i residenti hanno opposto un “fermo rifiuto”. Gli abitanti non vogliono nemmeno sentir parlare dello spostamento della porta Ztl da piazza dei Nerli a piazza del Carmine, «mossa che aumenterà parecchio il traffico e la carovana di turisti».
Rossella Conte
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