Firenze, 10 ottobre 2012 - LA SALA BIANCA torna a far sognare stasera per il Ballo del Giglio, evento benefico e mondano alla seconda edizione promosso dal Consolato onorario del Principato di Monaco a Firenze guidato dal console Alessandro Antonio Giusti che vedrà aprire le danze a passo di valzer al Principe di Monaco Alberto II con la bella moglie, la principessa Charlene tutta di Gucci vestita. Griffe stellare e fiorentinissima che ha già nella nipote, la Principessa Charlotte, una deliziosa testimonial. Perché la griffe che ha in Frida Giannini il direttore creativo è main sponsor della serata che avrà come palcoscenico Palazzo Pitti. Prima con la cena di gala per 306 invitati, tutti paganti per bontà, nel Cortile dell’Ammannati coperto da una tensostruttura trasparente a richio pioggia e addobbato con il verde di Unico e Ovunque ricco di piante di arancio a ricordo dei fasti robbiani medicei. Sullo sfondo anche due alberi, uno donato al giardino della reggia monegasca e uno che sarà piantato poi a Boboli.
Poi tutti su per lo scalone principale fino al gioiello Sala Bianca, arredato come una moderna lounge con divani bianchi sotto gli undici magnifici lampadari di Boemia che già si accesero nel 1952 per il debutto della moda italiana: due soli valzer, tanto per stare alle tradizioni, e poi via libera alla fantasia del dj fino a notte inoltrata.
LA COPPIA regale arriva oggi pomeriggio con un aereo privato e va subito a incontrare il sindaco Matteo Renzi in Palazzo Vecchio per un primo scambio di saluti e di doni: Renzi omaggerà i principi di una brocca e di 24 bicchieri nei colori di Monaco, il bianco e il rosso, di un fiorentino doc come Marioluca Giusti. Poi un po’ di relax nella megasuite al St.Regis che s’affaccia sull’Arno e preparativi per il ballo. Arrivo a Palazzo Pitti su un’auto ibrida, un modello Peugeot, così come richiesto dal Principe appassionato ambientalista che nel 2006 ha creato la Fondazione Alberto II per la difesa dell’ecosistema alla quale andrà la metà del ricavato del Ballo del Giglio (250 euro a persona): l’altra metà è andata per il riabbellimento-restauro proprio della Sala Bianca, con costoso lavoro di pulizia sui mitici lampadari e qualche ritocco sugli stucci neoclassici. Prima della cena aperitivo rinforzato nelle sale del Museo degli Argenti e incontro riservato del Principe con la Sovrintendente Cristina Acidini, gli ambasciatori monegaschi in Italia e presso la Santa Sede, e le autorità cittadine. Poi domattina subito via con Charlene, di ritorno a Montecarlo, con partenza alle 11. Insomma, Firenze solo per una notte per la coppia monegasca bella, chic e chiacchierata. E chissà se saranno più affascinanti di Carolina di Monaco nel Salone dei Cinquecento per la prima edizione di due anni fa.
Stasera trenta tavoli di gala, come racconta Stefano Gabbrielli di Enic Meeting & Events che è l’organizzatore dell’evento, e menu toscanissimo curato da Antonio di Tonino da Cortona: risotto pecorino e pera, paccheri con battuto di faraona, reale di vitellina alle erbette dell’orto, ratatouille di verdure, torta-spettacolo imbandita dal famoso pasticcere aretino Pasticcio che promette sorprese di rose zuccherine. Non mancherà una minilotteria organizzata dalla maison Gucci.
OLTRE al sindaco Renzi con la moglie Agnese saluteranno il Principe ospite d’onore molti invitati tra i quali Maria Luisa Monti Riffeser, Presidente di Poligrafici Editoriale SpA ed editrice de La Nazione, il presidente degli Industriali di Firenze Simone Bettini, l’ex presidente e Presidente di Florens Giovanni Gentile, l’amministratore delegato di Chopard Italia Davide Traxler con la moglie Francesca, James Ferragamo, Carla Fracci col marito Beppe Menegatti, l’ex campione Paolo Rossi che ha ripassato danza a Ballando sotto le stelle, il direttore de La Nazione Gabriele Canè. Sorprende e incuriosisce non poco l’assenza di molta della nobiltà fiorentina al Ballo del Giglio con S.A.R Albert Alexander Louis Louis Pierre Grimaldi, Principe di Monaco dal 6 aprile 2005 dopo la morte del padre Principe Ranieri e anche Marchese di Baux: conti, duchi e marchesi fiorentini sono stati stregati dal low profile che i tempi stanno imponendo o sono impegnati nella vendemmia? Meglio la vigna del valzer principesco?
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