Firenze, 5 gennaio 2013 - SAPERE in tempo reale se il proprio figlio è in classe. Gli studenti abituati a fare le «assenze strategiche» dovranno rassegnarsi: la «forca» è destinata a restare un ricordo del passato. Merito — o colpa, a seconda dei punti di vista — della tecnologia. Sono già molte le scuole fiorentine che da diversi mesi, grazie al software «ScuolaNet, la scuola sempre aperta», consentono alle famiglie di verificare da casa se il figlio è a scuola. Finora però, per togliersi ogni dubbio, i genitori dovevano attendere almeno la seconda ora di lezione. Ma adesso il liceo scientifico Castelnuovo va oltre. Tempo pochissime settimane ed entrerà in funzione un nuovo software, un programma di gestione del registro elettronico, che in tempo reale permetterà alle mamme di sapere se la loro creatura è a scuola.


La sperimentazione partirà nelle venti aule già dotate di Lim, ovvero di lavagna elettronica. Classi 2.0 in cui le bugie avranno le gambe corte. Anzi, cortissime. «Nel giornale di classe telematico confluiranno assenze, compiti assegnati e giustificazioni — spiega il dirigente Giuseppe Di Lorenzo —. In tempo reale il genitore, andando tramite il nostro sito sul programma ScuolaNet, potrà avere tutte le informazioni».
 

IL PREZZO dell’innovazione? Duecentonovanta euro: questo il costo sostenuto dalla scuola per aggiornare il software. Da qui ad arrivare all’sms che informa dell’assenza del figlio il passo è breve.
«Ma la messa a punto di un servizio di messaggistica andrebbe meglio riconsiderata da un punto di vista finanziario», aggiunge il dirigente.


Al Castelnuovo era già in vigore il sistema, più macchinoso, che nel giro di un’ora faceva sì che le assenze fossero visibili dai genitori per via telematica. Il professore procedeva con l’appello, poi passava un custode che portava tutti i fogli in segreteria, dove a quel punto un impiegato faceva un click accanto ai codici a barra degli alunni che non erano presenti a lezione.


UN MECCANISMO un po’ più lento che riscuote comunque il plauso dei docenti delle scuole che lo hanno adottato. Ad esempio al liceo scientifico Da Vinci si procede così da un anno. «E nessuno si è mai lamentato, neanche tra i ragazzi», riferisce un prof. Notato un calo delle assenze? «No, questo no. Ma forse perché siamo in un liceo».


Anche al liceo classico Michelangelo funziona ScuolaNet. Un «controllo telematico» che però non fa né caldo né freddo agli studenti. «Non ne abbiamo mai parlato granché tra di noi — confessa Beniamino, studente —. Non ho visto nessuno andare nel panico per questa novità». Anche Kleoniki la pensa alla stessa maniera: «Personalmente non mi preoccupa. Ho un bel rapporto con i miei genitori. Quando non posso andare a scuola, loro sono i primi a saperlo».


Non tutti sono però così «trasparenti» nei rapporti familiari: «Per alcuni miei compagni è stata una bella batosta — sorride uno studente che ci tiene a mantenere l’anonimato —. Prima facevano forca e poi falsificavano la firma dei genitori. Ora non possono più farlo».

 

di ELETTRA GULLÈ