Firenze, 2 marzo 2013 - HA BISOGNO di essere imboccato tre volte al giorno perché da solo non mangia. Deve essere accompagnato nella sua cuccia quando è stanco perché non riesce ad andarci. A volte “si incastra” tra un mobile e l’altro e va aiutato. Ha un tumore al cervello, deve prendere le medicine e ha bisogno di frequenti controlli dal veterinario.
Tutto questo però non spaventa minimamente la sua nuova padrona. Lei - Costanza Giovannoni, grande amante degli animali - quel cane l’ha salvato da un cassonetto, e ora che finalmente ha potuto adottarlo, è felice di occuparsi di lui.
La storia del cocker Boh ormai è nota: circa un mese fa è stato trovato appunto in un cassonetto in via di Brozzi. Pochi giorni dopo le Guardie zoofile dell’Enpa sono risalite al colpevole di un’azione così perfida: un ex appartenente alle forze dell’ordine ultraottantenne che si è giustificato dicendo che il cane gli sembrava morto.
Boh però non era morto. E da quel cassonetto ha lanciato un debole lamento. Costanza però, che in quel momento era alla finestra e stava sorseggiando il suo caffè, quel debole lamento è riuscita a sentirlo. E’ subito uscita di casa: «Pensavo che si trattasse di un cane chiuso in una macchina - ci ha raccontato - poi ho sentito un secondo flebile lamento provenire dal cassonetto. Ho chiamato mio marito, poi ho preso una sedia e mi sono infilata nel cassonetto. Il cane era freddo ma aveva un occhio aperto. L’abbiamo portato di corsa dal veterinario».
Ora finalmente, da un paio di settimane, Costanza è riuscita ad avere in adozione Boh.
Tutta la famiglia di Costanza ha accolto il cane con affetto: il marito, il figlio di nove anni, la madre di Costanza che abita nell’appartamento sotto. E i compagni di scuola del figlio, che fa la terza elementare, hanno dedicato dei disegni al povero animale che ha sofferto tanto. «Gli altri miei due cani, Tiago, un dogo argentino di 12 anni e una meticcia di 3 anni, Mia, hanno accettato tranquillamente Boh - ha detto Costanza - perché sono più intelligenti di noi umani. Sono molto fiera di loro».
Boh è vecchio e molto malato. Forse non gli resterà ancora molto tempo ancora da vivere.
Ma per il tempo che vivrà Costanza si occuperà sempre di lui con affetto.
« Voglio che abbia un po’ di serenità. Averlo salvato mi ha riempito il cuore».
Patrizia Lucignani
© Riproduzione riservata