di OLGA MUGNAINI
Firenze, 20 marzo 2013 - A PERETOLA non decolla la pista ma neppure lo shopping. In attesa di risolvere l’enigma del Pit, l’integrazione con Pisa e la realizzazione della nuova pista parallela o convergente che sia, l’aeroporto di Firenze aveva puntato sul progetto del nuovo terminal, in modo che diventasse ampio, moderno, elegante e funzionale. Ma per ora, anche se gli spazi sono aumentati, l’atmosfera non è certo delle più accoglienti. E per molti aspetti gli enormi locali vuoti danno l’idea di una desolazione ancora più grande.
Come i due buchi neri lasciati dai negozi che hanno chiuso la saracinesca al pian terreno nella vecchia zona dei check-in. A dare forfait di recente è stato il marchio della Conte of Florence, presente in aeroporto da numerosi anni. Ma il rincaro degli affitti e il minor flusso di persone in transito in quella zona dell’aeroporto, ha costretto lo storico negozio fiorentino a chiudere il punto vendita.
Lo stesso è accaduto con il negozio che si trovava accanto, «In vista», dove era possibile comprare occhiali, orologi, valigie e borse da viaggio. Anche per loro stesse difficoltà a far quadrare i conti. E non avendo ottenuto una riduzione sulle spese di locazioni, non c’è stata altra soluzione che chiudere l’attività.
Adesso, almeno una parte di quegli spazi è stata assegnata al bar dell’Autogrill che si è potuto estendere e aumentare il numero dei tavolini per le consumazioni a sedere.
Resiste l’edicola con la libreria Giunti, anche se è stato necessario ridurre l’orario di apertura. Una soluzione adottata anche dallo sportello del Monte dei Paschi, che resta aperto al pubblico solo la mattina.
Ma la desolazione maggiore è l’enorme secondo piano del terminal, inaugurato il luglio scorso e destinato ad essere “messo a reddito”, considerato che vuoto a quel modo è solo un costo almeno per le pulizie, riscaldamento e illuminazione. Invece per ora quei circa mille metri quadrati sono stati sfruttati appena in qualche occasione. Era stata ipotizzata l’apertura di un’area per la ristorazione e l’allestimento di nuovi uffici. Ma per il momento non se n’è fatto niente.
La prossima settimana dovrebbe essere inaugurato un altro bel pezzo di aerostazione nella zona dei nuovi arrivi: circa 1800 metri quadrati per l’accoglienza di coloro che sbarcano a Firenze. E anche per questi locali si parla di possibili spazi per lo shopping.
«La situazione non è facile e la crisi si sente ovunque — spiega l’amministratore delegato di Adf Biagio Marinò — ma stiamo comunque realizzando qualcosa di nuovo, cercando di valorizzare il territorio anche favorendo l’apertura di altri negozi. Per esempio presto potrebbero aprire un nuovo marchio di occhiali e un altro di borse, fra l’altro già presente anche all’aeroporto di Pisa».
Inoltre, dopo aver spostato i banchi del check-in al primo piano, si cerca ora di valorizzare l’ampia sala al piano terra della vecchia zona partenze. Qui, su un’area di circa 500 metri quadrati, si sta definendo un accordo con la Provincia di Firenze per realizzare uno spazio da destinare alle preview delle mostre di Palazzo Medici Riccardi. Una novità che dovrebbe partire da metà aprile.
PIÙ VISIBILITÀ inoltre per l’ufficio dell’infoturismo, che dovrebbe essere spostato nel locale attualmente occupato dal servizio di cambio. E ambienti più spaziosi anche per la nuova infermeria che è stata trasferita nell’area arrivi.
«Stiamo cercando di offrire nuovi servizi e di rendere l’aeroporto sempre più accogliente — continua Marinò —. Tra i nuovi esercizi commerciali spero nell’apertura di una gelateria artigianale, con tanto di carretto che gira per il terminal portando una ventata di colore e di sapore».
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