Pisa, 11 giugno 2013 - La vita appartata e la scarsa nutrizione condannarono i membri della famiglia de' Medici al rachitismo. I ricchi governanti della celebre famiglia non riuscivano, nonostante l'elevato status economico, a garantirsi la buona salute, secondo un nuovo studio italiano che ha analizzato gli scheletri di nove bambini della stirpe de' Medici nati nel sedicesimo secolo. I risultati hanno rivelato che soffrivano di rachitismo, una carenza di vitamina D che rende le ossa molli e deformi. Una patologia che era, paradossalmente, il frutto di un'esistenza privilegiata.
Una vita al sicuro, trascorsa principalmente al chiuso. Si tratta di una scoperta singolare, dato che il rachitismo è solitamente associato a condizioni di povertà o all'esposizione a forti inquinamenti. Gli scheletri appartengono a bimbi che non superano i cinque anni di età, custoditi nella famosa basilica di San Lorenzo di Firenze. Il ritrovamento dei corpi dei bimbi avvenne nel 2004, quando al di sotto di una lastra di marmo ornamentale del pavimento della cattedrale si scoprì una botola che conduceva ad una
cripta contenente otto scheletri. Il nono fu rilevato in una tomba limitrofa. L'esame delle ossa ha mostrato che sei dei nove figli portavano segni evidenti di rachitismo. Per capire perché i bambini de' Medici soffrivano di questa evitabile malattia, i ricercatori hanno analizzato gli isotopi di azoto nel collagene osseo che riflettono la principale fonte di proteine nella dieta ed hanno scoperto che la maggior parte dei bimbi non veniva svezzata prima dei due anni, in linea con le consuetudini rinascimentali. Una fase in cui il latte materno era integrato solo con pane morbido e mele, tutti elementi che non contengono molta vitamina D. A giocare un ulteriore ruolo nell'insorgenza della patologia, le pesanti fasciature con le quali all'epoca si avvolgevano i bambini che costituivano uno schermo in più dalla importante luce solare. Anche le donne presumibilmente soffrirono di carenza da vitamina D, stimolata dal trucco pesante e coprente tipico delle esponenti di famiglia di alto rango e dalle frequenti gravidanze. Un esempio è Eleonora di Toledo che generò 11 bambini in quattordici anni. Lo studio è stato condotto, tra gli altri, da Valentina Giuffra dell'Università di Pisa, pubblicato sull'International Journal of Osteoarchaeology e su Nature.
fonte AGI
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