Firenze, 8 luglio 2013 - Cinque anni fa, chiuse con il dolore. Adesso il{{WIKILINK}} Forte Belvedere {{/WIKILINK}} riapre con una festa. Senza però dimenticare le due tragedie che hanno segnato gli ultimi anni di vita di uno dei monumenti più rappresentativi di Firenze: quella di {{WIKILINK}}Luca Raso{{/WIKILINK}}, avvenuta nel 2006, e il triste remake del 2008, quando {{WIKILINK}}Veronica Locatelli {/WIKILINK}}precipitò dal bastione. Due battaglie giudiziarie ancora in corso.

 


Ma questo non è il palazzo di giustizia. E stavolta ci sono sorrisi e violini. Prima di presentare le opere dell'artista cinese Zhang Huan, il sindaco {{WIKILINK}}Matteo Renzi {{/WIKILINK}}ha voluto comunque dedicare un minuto di silenzio alle due madri coraggio presenti all'inaugurazione. Poi, Angela Manni e Anna Maria Bettini, unite da un destino crudele, sono tornate sulla cannoniera dove hanno perso i loro figli. Lacrime e cordoglio, ma anche speranza. "Questa amministrazione ha avuto una sensibilità diversa", dicono prima di mettere in tasca un pezzettino del nastro tricolore sforbiciato dal primo cittadino.

 


Innanzitutto, ci sono stati lavori per la messa in sicurezza, senza i quali il Forte non avrebbe potuto riaprire: più illuminazione, videosorveglianza, parapetti più alti e nuove sagomature per i terrapieni. Taglio netto anche alla vegetazione, quella che poteva far pensare che là sotto non ci fosse il baratro. Una sensazione che, negli anni, ha ingannato pure numerosi cani.
stefano brogioni