Firenze, 10 agosto 2013 - SI AVVICINA il 24 agosto, il giorno della grande festa arcobaleno per rilanciare il turismo, nata da un’idea de La Nazione e sposata dalla Regione. Il numero di appuntamenti cresce di giorno in giorno in un vortice di emozioni e sorprese che si aggiungono e legano fra loro. E a questo importante appuntamento con l’Arcobaleno non poteva mancare il cuore dell’Arno con le sue sponde e la sua storia.
L’Arcobaleno d’estate, infatti, si rifletterà in un’atmosfera di festa e luci che abbraccerà i due luoghi simbolo del fiume e del Giglio: la Canottieri Firenze e la Rari Nantes Florentia, che accompagneranno gli ospiti in una serata ricca di colore e sorrisi. Una sola la parola d’ordine: sorpresa.
Una doppia scelta per un’occasione speciale firmata da Fipe Toscana e Confcommercio Firenze, e realizzata in collaborazione col Coni. «Ringrazio i promotori dell’iniziativa che, come molti altri in tutta la Regione, si sono resi disponibili e si sono impegnati per valorizzare al meglio una delle tante preziose risorse del nostro territorio, consentendo la realizzazione di questa gran festa mirata a far conoscere a tutti la nostra splendida Toscana», sorride l’assessore regionale Cristina Scaletti, motore dell’iniziativa.
MA SCENDIAMO nei dettagli dell’evento a cui tutti potranno unirsi: fiorentini, turisti e anche chi è lontano e non vorrà perdere l’occasione di gettare un po’ di luce e dispensare qualche sorriso sotto l’enorme arcobaleno che abbraccerà tutta la Toscana. Due le opzioni: si potrà scegliere di assaporare un aperitivo accompagnato da sushi su una piattaforma galleggiante da raggiungere tramite le barche messe a disposizione dalla Canottieri Firenze. «Canottieri e Rari Nantes sono luoghi storici e simboli della città dove fiorentini e turisti si ritroveranno per dar vita a un’emozione nuova», spiega Aldo Cursano, presidente regionale Fipe. La seconda possibilità, invece, è offerta dalla Rari Nantes che aprirà la sua piscina a un delizioso aperitivo. «Il nostro lavoro — conclude il direttore di Confcommercio Toscana Andrea Nardin — consiste anche nel rendere viva e vivace la tradizione della città».
Rossella Conte
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