Firenze, 14 ottobre 2013 - Trasportavano cuccioli di cani e gatti dall'Est Europa sottoponendo gli animali a sevizie e maltrattamenti. L'organizzazione criminale è stata sgominata dalla Squadra mobile di Padova: venti le persone indagate tra veterinari, autotrasportatori e trafficanti nel blitz. Quindici le perquisizioni a Bologna, Mantova, Grosseto, Firenze e altre città dell'Emilia Romagna. La notizia era già stata data sabato 12 ottobre in esclusiva sul nostro quotidiano "La Nazione".
L'indagine è iniziata a seguito di alcune denunce di padovani che avevano acquistato cuccioli di cani da siti on-line ed erano stati vittime di truffe. La Polizia di Padova ha fatto così luce su un'associazione criminale internazionale dedita all'importazione illegale, a fine di lucro, in Italia, in particolare dall'Ungheria, di cuccioli di animali da compagnia.
L'inchiesta, coordinata dal pm euganeo Benedetto Roberti, ha fatto scoprire un vorticoso giro di denaro e di trasporto di cuccioli a cui venivano inflitti maltrattamenti durante i lunghi viaggi, senza rispettare le minime norme d'igiene e privi di documentazione sanitaria. In alcuni casi i cuccioli morivano anche per malattie congenite. Una volta in Italia gli indagati provvedevano a farli figurare come allevati nel nostro Paese, con ricorso a certificati falsi ottenuti tramite veterinari compiacenti. Contestati, oltre all'associazione a delinquere, vari delitti in materia di falsificazione di documentazione, frode in commercio, truffa, maltrattamento di animali e traffico illecito di animali da compagnia.
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