Firenze, 1 febbraio 2014 - ALLORA le polemiche, oggi la beffa. A distanza di oltre tredici anni, la tenda dei profughi somali in piazza Duomo continua a far discutere. E indignare. Il più furioso di tutti è oggi il presidente della comunità somala toscana, Osman Gaal, al quale è stata notificata una cartella esattoriale da 29.000 euro.
Tutti questi soldi sarebbero il conto relativo alla multa per indebita occupazione di suolo pubblico, avvenuta nel luglio del 2000. A darne notizia è lo stesso Osman Gaal: «La multa non mi è mai stata notificata — afferma Osman Gaal —. Contestualmente alla cartella esattoriale mi è stato notificato anche il fermo amministrativo della mia auto».

IL PRESIDENTE della comunità somala racconta che la multa si riferisce all’installazione della tenda in piazza Duomo a Firenze, in occasione di una manifestazione dei profughi somali per chiedere il ricongiungimento dei familiari. Una vicenda che non mancò di suscitare polemiche, in quanto molti ritennero oltraggioso che quella tenda della comunità somala fosse stata installata proprio di fronte al Battistero di San Giovanni. Fra le tante voci di sdegno ci furono quella del politologo Giovanni Sartori e di Oriana Fallaci, che scrisse: «Io non vado a rizzare tende alla Mecca. Io non vado a cantar Paternostri e Avemarie dinanzi alla tomba di Maometto».

«Alla manifestazione, per la quale avevamo avuto anche la solidarietà del vescovo — ricorda Gaal —, avevano partecipato molte associazioni, e la tenda non era stata installata dalla comunità somala. Il fatto paradossale, inoltre, è che la cartella esattoriale è indirizzata a me, non alla comunità somala, come se fossi io a dover pagare per tutti».

Ieri mattina Gaal si è recato all’ufficio comunale Cosap, che si occupa della gestione dei canoni dovuti per le occupazioni di suolo pubblico: «Mi hanno detto che la multa, che all’inizio era di 250 euro, mi era stata notificata attraverso una raccomandata, che io non sarei mai andato a ritirare. Secondo i vigili urbani invece non mi è mai stata notificata. Si tratta di un abuso — continua —. Ho chiesto al Cosap di acquisire gli atti per potermi difendere, ma non me li hanno voluti dare. Sicuramente farò tutti i ricorsi amministrativi del caso».

Ma c’è già chi riaccende la polemica, sostenendo che se i somali non avessero montato l’accampamento abusivo in Piazza Duomo non avrebbero avuto questi problemi. «Firenze non ha dimenticato la ferita di quell’orrida tendopoli — sostiene il capogruppo Fdi in Consiglio regionale Giovanni Donzelli — Spero che prima di condonare le tasse a Gaal, le autorità si preoccupino delle aziende con i sigilli che aspettano da anni di riscuotere dallo Stato insolvente». Secondo Donzelli «Gaal ringrazi che le nostre istituzioni sono deboli, un buon sindaco avrebbe chiesto il risarcimento per i danni all’immagine della città».

O.Mu.