Firenze, 8 aprile 2014 - Non riuscite a stare a dieta? Provate con il digiuno. Non è un paradosso, perché per molti rinunciare a mangiare — sotto stretto controllo medico — può essere un sacrificio minore dello stare lì a pesare gli alimenti a pranzo e a cena. Come dire, meglio niente che poco! E comunque la “tortura” è certamente più limitata nel tempo rispetto ai regimi ipocalorici condotti per settimane e mesi.
Il vantaggio poi, è che oltre ai chili si perdono tossine, si depura l’organismo e si aiuta il rinnovamento dei tessuti. Risultato: linea più snella, pelle più fresca.
Da qui il successo del «digiuno modificato», ossia supportato dall’assunzione di proteine diluite
in acqua. Ideata, sperimentata e diffusa dal professor Cappello dell’Università La Sapienza di
Roma, la formula è ormai proposta da molti professionisti, fra cui la dietista fiorentina Daniela Panerai.
 

Lei che di mestiere fa le diete, ci spieghi: perché il digiuno?
«Dopo ripetute esperienze di diete ipocaloriche, il metabolismo tende a rallentare. Peraltro, la frustrazione che deriva da una limitazione alimentare protratta nel tempo, porta al ritorno a una modalità di alimentazione non equilibrata. Così, a ogni calo ponderale, segue un recupero del peso superiore a quello perso».
 

Come si interrompe questo rapporto alterato col cibo?
«Il programma di dimagrimento Protein Diet (digiuno modificato) è una risposta. L’interruzione
del contatto con gli alimenti è molto più facile da accettare piuttosto che una restrizione del cibo
stesso. Peraltro, dopo il digiuno, lo stomaco ha un volume molto ridotto. Si può quindi  riappropriarsi della percezione della sazietà e cominciare a riascoltare i segnali di autoregolazione del corpo».
 

Cosa significa di preciso “digiuno modificato”?
«É un digiuno controllato che si può eseguire con il sondino o senza, e permette di perdere in pochi giorni il grasso in eccesso, in modo sicuro ed indolore e senza alcuno sforzo. Agisce solo sulla massa grassa, mantenendo il tono muscolare, senza privare l’organismo di forza ed energia e senza che si avverta il senso di fame».
 

Possibile che non si mangi niente e che non si abbia fame?
«L’alimentazione prevista è costituita solo da proteine del siero di latte, sali minerali e vitamine. Il
prodotto é in polvere e altamente solubile in acqua. La quantità di proteine é prescritta in base al paziente e rientra nei parametri di una dieta ipoproteica>.
 

Almeno si potrà bere...
«Certo! Si consiglia sempre di assumere liquidi: acqua, tè, infusi, tisane e caffè, senza zucchero o dolcificanti».
 

E... la fame?
«Poiché si introducono esclusivamente proteine, sali minerali e vitamine, l’organismo utilizza i
grassi di deposito come unica fonte di energia, con la formazione di corpi chetonici. Questi ultimi
sono responsabili dell’effetto anoressizzante (non si avverte fame!) ed euforizzante (sensazione di
energia e benessere). I risultati sono evidenti già dal secondo giorno».
 

Quanto dura il digiuno?
«Dai 4 ai 7 giorni e viene stabilito durante la visita preliminare, varia in rapporto alle esigenze e agli obiettivi del paziente. Durante il digiuno è previsto un monitoraggio e un confronto telefonico giornaliero con la dietista che sostiene e motiva il paziente».
 

Quanti chili si perdono?
«Col primo ciclo si ottiene un calo ponderale del 6-8% circa nella donna e dell’8-10% nell’uomo».
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