Firenze, 27 aprile 2014 - LA POLIZIA sta cercando di identificare e catturare un tunisino accusato di violenza sessuale aggravata. Ieri mattina si è presentata in commissariato una giovane fiorentina, professionista di 29 anni, e ha raccontato la sua drammatica storia. Una vicenda di violenza avvenuta poche ore prima.
La vittima ieri sera era andata in un locale del centro per trascorrere una serata in allegria, un po’ di musica, quattro salti e poi a casa. Almeno così aveva pensato, le cose invece sono andate in maniera terribilmente diversa, secondo il racconto fatto alla polizia.
Quando è venuto il momento di tornare a casa, poco dopo le 3 di ieri mattina, la giovane ha cercato la sua borsa senza trovarla. Rubata. Con i documenti, i soldi. Non aveva neppure quelli che le potevano servire per chiamare un taxi. A quel punto si è fatto vivo un giovane tunisino che le aveva girato attorno per tutta la sera e forse (col senno di poi) neppure estraneo alla scomparsa della borsetta.
E’ stato molto gentile e si è offerto di accompagnarla a casa con la sua macchina e la ventinovenne fiorentina ha accettato. Durante il viaggio hanno fatto quattro chiacchiere amichevoli così quando lui si è offerto di ‘scortarla’ fino su in casa per essere sicuro che nessuno dei ladri fosse arrivato a saccheggiare l’appartamento, lei non si è insospettita troppo e ha acconsentito. Ma aperto il portone di casa la musica è cambiata. Il giovane gentile si è trasformato in un assatanato violentatore che l’ha spinta all’interno con forza. Poi con un piede si è chiuso la porta alle spalle e lì sarebbe cominciata la violenza. In base al racconto della vittima.
Un volta consumata la violenza, lo straniero si è ricomposto e se n’è andato minacciando la vittima di morte se avesse chiamato aiuto. Lei è rimasta del tempo stordita, incapace di reagire e di riordinare le idee.
Piano piano si è ripresa un po’, ha fatto qualche telefonata e poi si è presentata a sporgere denuncia. Non conosce il violentatore, ma lo riconoscerebbe nel caso se lo ritrovasse davanti.
La denuncia è stata subito passata alla squadra mobile che ha avviato tutti gli accertamenti sulla dinamica dei fatti. E poi per l’identificazione del bruto.
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