Campi Bisenzio, 28 aprile 2014 - “CampLab, le spese sono state rimborsate senza la presentazione degli scontrini”: il Movimento Cinque Stelle di Campi Bisenzio attacca il sindaco e la giunta sui costi dei laboratori civici e dopo aver richiesto di visionare il dettaglio delle spese rimborsate, i consiglieri hanno scoperto che l'elenco c'è ma non è supportato dagli scontrini o dalle fatture che le associazioni che hanno collaborato, avrebbero dovuto presentate.
“L’amministrazione – dicono i consiglieri grillini Niccolo Rigacci e Simona Terreni - persevera con questa iniziativa fallimentare anche dopo l’insediamento della giunta, giustificandone la fattibilità con il principio della democrazia partecipata, tema nella realtà totalmente sconosciuto al sindaco Fossi che si fa regista, con diversi attori suoi affini, delle due giornate dei CampLab, individuandone a priori, argomenti, moderatori e ci viene da pensare….soluzioni? Ma la gente mica è scema, l’hanno capito già da prima delle elezioni quel 49% di persone che non si sono neanche recate alle urne che non ci sono margini per i cittadini per decidere niente, ci sono però 60 irriducibili che partecipano a questi eventi anche a ottobre 2013. Il successo oceanico di cotanta partecipazione non può però essere gratis, chi pagherà le spese dei moderatori, i loro pernottamenti, i buffet, un bel gruppo musicale a rallegrare l’evento, spese varie di tipografia e spille nonché 228 euro di lapis, che posto un costo di 1 euro l’uno, fa la bellezza di quasi 4 lapis per ognuno dei 60 partecipanti. La risposta è semplice e nemmeno ci sorprende, pagheranno i cittadini! Ma c’è di più, il comune non ha le competenze per organizzare due giornate di riunione (ci chiediamo quali sono le competenze del comune) e allora si da tutto in gestione esterna ad una società sportiva dilettantistica, che ha evidentemente tutte le professionalità per sbrigare le pratiche burocratiche che mancano al comune. Ed ecco che la società accetta l’incarico da parte del comune per l’organizzazione di questo teatrino alla modica cifra di 8.550 euro, che gli vengono corrisposti a titolo di rimborso spese dal comune senza, ciliegina sulla torta, uno straccio di fattura, scontrino o ricevuta ma sulla base di una mera richiesta di rimborso, peraltro nemmeno protocollata, stile lista della spesa al supermercato. Poteva bastare? No! Sui mirabolanti risultati di questo evento ci stampiamo pure 1500 copie di un libro che nessuno leggerà mai; una copia ogni 42 abitanti per la bellezza di 7.200 euro! Sarà un'impresa trovare a chi regalarlo, facilmente resterà a intasare gli scaffali del Comune. Quindi cittadini l’invito che vi facciamo è quello di presentare al comune una richiesta di rimborso per spese varie, non importano preventivi, pezze di appoggio, fatture, basta la fiducia e vedrete che il comune ve le rimborserà…ma attenzione, prima però dovrete assicuravi di essere dalla parte giusta della politica campigiana”.
Sui costi di Camp Lab è più di un mese che si discute in consiglio comunale e fuori. Un esposto alla Corte dei Conti, in merito ai contenuti politici del libro su CampLab che è stato pagato con soldi pubblici, è stato presentato nelle scorse settimane da Forza Italia.
di M. Serena Quercioli
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