Firenze, 29 maggio 2014 - Un centinaio di persone, oggi, ha partecipato a un presidio di protesta in via Cavour, davanti alla sede del Consiglio Regionale della Toscana dove si stava svolgendo il convegno organizzato dall'associazione 'Manif pour tous', contraria alle nozze gay. I manifestanti si sono poi spostati sul sagrato della vicina basilica di San Lorenzo, scandendo slogan contro l'omofobia. Molte le bandiere della pace sventolate nel corso della manifestazione, organizzata da associazioni di gay e lesbiche, insieme ad alcune bandiere della Cgil. Tra gli striscioni esposti, uno con la scritta 'No omofobia' e uno con i colori della bandiera arcobaleno. Presenti anche i consiglieri regionali dell'ufficio di presidenza del Consiglio Regionale Daniela Lastri (Pd) e Mauro Romanelli (Sel).
Dall'altra parte Daniele Nicotra di Manif pour tous, illustrando l'obiettivo della propria associazione, nata in Francia contro la legge sul matrimonio omosessuale, fa sapere: "Non siamo omofobi e siamo i primi a metterci contro l'omofobia ma siamo contrari all'ideologia gender mentre siamo per la difesa dell'unita' del matrimonio uomo-donna e per il diritto di un bambino ad avere un padre e una madre". L'appuntamento, ospitato dai gruppi consiliari Ncd e Fdi, era intitolato 'L'ideologia gender all'attacco delle liberta' di educazione ed espressione'. In Toscana l'associazione sta portando avanti un protesta contro il progetto della Regione su 'Omofobia, transfobia e bullismo' rivolto ai ragazzi della scuola primaria e secondaria.
Secondo Maria Teresa Parrino di Manif pour tous "vanno benissimo i progetti per difendere gli omosessuali dalla discriminazione ma qui stiamo andando oltre. Sotto il cappello della difesa contro le discriminazioni sessuali, si instillano dubbi ai ragazzi attraverso dei librettini" che vengono distribuiti nelle scuole, in cui, ad esempio, "si dice che bisogna stravolgere le favole perche'n non e' detto che una principessa possa innamorarsi di un principe". Per l'esponente dell'associazione "e' un livello pervasivo. In Toscana si e' instaurata la prassi di introdurre nelle scuole degli insegnamenti che fanno piu' riferimento a un'ideologia gender". Nel corso del convegno e' intervenuto tra gli altri, l'ex onorevole Pd Mario Adinolfi, autore di un libro dal titolo 'Voglio la mamma - da sinistra, contro i falsi miti di progresso'. "Non sono omofobo ma sono contrario al matrimonio omosessuale. C'e' un elemento base incontestabile, ovvero che siamo tutti figli di un uomo e di una donna" e "non credo all'idea del genitore uno e del genitore due".
© Riproduzione riservata