REDAZIONE FIRENZE

Cliente infettato al camping. Scatta l’allarme legionella

Il Comune ha ordinato la bonifica della struttura

Analisi in laboratorio del batterio della legionellosi

Analisi in laboratorio del batterio della legionellosi

Firenze, 10 novembre 2017 -  ALLARME legionella in un campeggio di Firenze. La presenza del pericoloso germe nella struttura turistica viene messa nero su bianco da un’ordinanza firmata dal sindaco, massima autorità sanitaria cittadina, due giorni fa: la numero 00320 dell’8 novembre 2017. Quattro pagine con le quali Palazzo Vecchio ordina al legale rappresentante della struttura di mettere in atto una serie di interventi per bonificare il camping entro sette giorni. Per capire cosa è successo si deve riavvolgere il nastro al 24 ottobre scorso. Quel giorno l’unità funzionale di Igiene e Sanità dell’Asl fiorentina preleva alcuni campioni dell’acqua erogata dal campeggio. Lo stesso dove ha soggiornato un ospite, successivamente ammalatosi di legionellosi. Il verdetto del laboratorio arriva il 6 novembre. Nelle provette del laboratorio viene registrata la presenza del germe. La palla passa alla direzione Ambiente e Igiene Pubblica del Comune che, «a tutela della salute degli ospiti», adotta il provvedimento più rapido che la legge prevede, ovvero l’ordinanza. Gli interventi ordinati ai titolari della struttura: shock termico dell’acqua, elevando la sua temperatura a 80 gradi e facendola scorrere per tre giorni filati fino a 30 minuti. Ma anche lo svuotamento dei serbatorio, la loro decontaminazione e la sostituzione della rubinetteria. Oppure l’iperclorazione shock cioè l’immissione di cloro in tutto l’impianto fino a concentrazioni molto alte, dai 20 ai 50 milligrami per litro.

LA LEGIONELLOSI è causata da batteri che proliferano in ambienti acquatici naturali (laghi e fiumi) e artificiali (impianti idrici di strutture pubbliche e private). L’infezione avviene principalmente per via respiratoria mediante inalazione di goccioline o particelle contenenti il microrganismo. Nel 2015 (dati dell’Istituto superiore di sanità) in Toscana si sono registrati 107 casi, di cui 9 associati a viaggi e 11 a ricoveri in ospedali e altre strutture sanitarie. L’ultimo caso in città invece risale a questa estate e riguarda un albergo a 4 stelle di Novoli dove il copione andato in scena era stato lo stesso. Dopo la procedura imposta dal Comune, l’Asl effettuerà in seguito dei campionamenti per verificare la scomparsa o meno del germe: nel secondo caso, la bonifica dovrà essere ripetuta.