Firenze, 25 agosto 2017 - «COPRITE quella statua! E` nuda!». L’invito, degno della censura decisa nel 1564 dei nudi del Giudizio universale di Michelangelo nella Cappella Sistina, non è stato rivolto certo in questi termini ma, evidentemente, un sacro pudore sembra percorrere anche la modernissima rete. Capace di collegare tutto il mondo con un click ma anche di giudicare potenzialmente offensiva un’opera d’arte, pur svestita. Il 2000 è superato da un pezzo ma la storia raccontata da Stefan Sultan, consulente informatico che da sedici anni vive a Sesto Fiorentino, è davvero paradossale: «Ho realizzato – racconta lui stesso – un applicativo mobile per dispositivi IOS Apple e Android Google: si chiama Firenze Puzzle ed è un modo per scoprire la città di Firenze attraverso alcune delle sue opere più belle, dieci in totale. Le opere sono ricostruite, appunto, attraverso una serie di puzzle che, a seconda del numero dei pezzi, hanno un diverso livello di difficoltà e, in ogni momento, è possibile ottenere notizie del capolavoro, conoscere la sua storia o le curiosità che lo riguardano».
IDEA SEMPLICE ma sicuramente efficace in un tempo in cui i bambini, fin da piccolissimi, iniziano a utilizzare smartphone e tablet. Proprio sull’età dei potenziali utenti è nata però la prima paradossale difficoltà: «Fra i luoghi che avevo presentato – continua infatti Stefan – oltre ad esempio alla Basilica di Santa Croce, a quella di San Miniato al monte, al Duomo e al Giardino delle rose, avevo inserito anche la Fontana di Nettuno capolavoro di Bartolomeo Ammannati e Giambologna che si trova in piazza della Signoria. Quando però sono andato a pubblicare il mio applicativo sulla App Store di Apple, seguendo tutti i passaggi richiesti, ho dovuto indicare l’età della potenziale utenza. Ho ritenuto che il contenuto fosse adatto per i bambini dai 4 anni in su visto che, fra l’altro, proprio da questa età i bambini spesso iniziano ad appassionarsi ai puzzle ma, incredibilmente, la mia app è stata giudicata solo per ragazzi di età superiore ai 12 anni. Questo perché la Fontana di Nettuno, ora coperta per molto tempo da ponteggi, è stata giudicata materiale inopportuno perché rappresenta un nudo. Fra l’altro in Apple i vari passaggi, quando si effettuano pubblicazioni di dispositivi, non sono solo elettronici ma anche manuali, cioè c’è un controllo umano. Capisco che possano esserci disposizioni precise rispetto al nudo o a materiali potenzialmente blasfemi o pornografici ed è giusto ma in questo caso è un’opera d’arte, non c’è niente di sconveniente o potenzialmente offensivo. La fontana poi è in uno dei luoghi più visitati al mondo e certo nessuno copre gli occhi ai bambini quando arriva in piazza Signoria».
TRA I PUZZLE proposti da Stefan, fra l’altro, c’era anche il Perseo di Cellini ma la foto inviata, evidentemente, è stata fatta da una prospettiva che nasconde le nudità. In ogni caso la app è stata accettata solo per over 12 e questo, paradossalmente, farà sì che non possa essere diffusa in ambito scolastico, dalle materne ai primi anni, addirittura, delle medie inferiori, dove invece un approccio di questo tipo sarebbe stato sicuramente accattivante.