Firenze, 30 maggio 2017 - NON SOLO bypass. Tra gli interventi realizzati da Autostrade per l’Italia nel nodo fiorentino dell’A1 c’è anche il primo parcheggio scambiatore d’Italia che permetterà agli automobilisti di lasciare la vettura all’interno del nastro autostradale e accedere ai mezzi pubblici per entrare nel centro di Firenze. Sarà realizzato a Scandicci davanti al capolinea della linea 1 della tramvia fiorentina che porta alla Stazione di Santa Maria Novella.
L’area di sosta sarà inaugurata a metà giugno (il 14 o il 19). Il parcheggio scambiatore, permetterà a chi arriva dall’A1 di lasciare l’auto e salire direttamente sul tram per andare a Firenze; ma c’è già anche una parte fuori dall’autostrada dove si può parcheggiare liberamente. L’aspetto innovativo del parcheggio scambiatore è che è stato realizzato completamente in sede autostradale, accessibile dalle corsie della Milano Napoli e collegato con la fermata del tram, con 487 posti auto compresi gli spazi per i disabili, 25 posti per pullman e un centro servizi e informazioni per i passeggeri. Le tariffe dovrebbero essere 1,50 euro l’ora, con una giornaliera da 10 euro. Rivoluzionario il sistema di accesso e pagamento degli importi. Nei fatti è stato creato un vero e proprio casello con porta telepass e cassa automatica. Le auto in uscita, affrontato il primo varco, troveranno una seconda sbarra d’accesso che aprirà loro le porte del parcheggio.
DA QUI sarà possibile lasciare l’auto, attraversare una passerella e prendere il tram. Nel parcheggio è stata realizzata anche una palazzina servizi che avrà un bar tipo autogrill e un info point per i turisti con richiami agli eventi fiorentini. Al ritorno gli automobilisti rifaranno la stessa procedura d’ingresso ma al contrario: pagamento del parcheggio e apertura della prima sbarra, immissione nell’A1 dalle porte telematiche.
L’OPERA assumerà un’importanza cruciale nel futuro assetto della mobilità dell’area fiorentina, che avrà i suoi punti di forza nell’intermodalità e nel trasporto su ferro. Il progetto è da tempo un osservato speciale del Mit, tanto che anche il vice ministro Riccardo Nencini ne aveva sottolineato l’importanza e l’opportunità di utilizzo anche in altre aree metropolitane d’Italia ad alta densità di accessi turistici.