CLAUDIO CAPANNI
Cronaca

Tutti a secco per quattro morosi. Novoli, 57 famiglie senza acqua

Condomini infuriati: «Assurdo: qui ci sono malati, anziani e bambini»

Nel Lecchese l'acqua costerà di più

Nel Lecchese l'acqua costerà di più

Firenze, 23 aprile 2015 - Publiacqua: ci risiamo. Bollette non pagate, contatore sigillato e 57 famiglie senz’acqua da due giorni. L’ultima goccia è scesa alle 20 di martedì. Poi i rubinetti delle tre palazzine al civico 89 di via di Novoli dove abitano quasi 120 persone sono rimasti all’asciutto. Niente acqua per cucinare la pappa ai neonati, niente doccia e neanche una goccia per il lavaggio dei cateteri degli anziani che abitano nello stabile. Nemmeno per lo scarico del wc. Dietro il black-out dei rubinetti c’è il mancato pagamento di fatture al gestore idrico per quasi 4mila euro. La morosità di quattro condomini ha fatto scattare lo stop all’erogazione, prosciugando le altre famiglie in regola coi pagamenti. Che oggi sono furiose col gestore. Di fronte alle bollette non pagate Publiacqua infatti ha interrotto la fornitura sigillando il contatore. Fino a mezzanotte la salvezza è stata la cisterna condominiale di emergenza da 1000 litri. Poi niente. Sbigottiti i condomini che al ritorno dal lavoro si sono trovati all’asciutto e costretti a dare fondo alle riserve di acqua minerale.

Il copione è già andato in scena decine di volte negli ultimi due anni e, a Firenze, ha colpito almeno 600 famiglie. Il distacco di «massa» è previsto dall’articolo 42 del regolamento di fornitura: dopo la scadenza indicata in fattura, l’utente viene messo in mora. Poi, se chi non paga continua a farlo e non risponde ai solleciti di Publiacqua o della ditta letturista che legge i contatori e paga le bolletta al gestore, tutto il palazzo resta a secco. A far salire la rabbia la risposta di Publiacqua ai condomini. «Ci è stato detto – raccontano – che il primo aprile l’azienda avrebbe fatto volantinaggio nel condominio per segnalare il pericolo di distacco del servizio a causa di bollette non pagate. Nessuno di noi ha mai visto questa comunicazione. Invece dei volantini non sarebbe stato meglio chiamare subito l’amministratore?». Le bollette mancanti sono state pagate ieri. Ma il blocco dei contatori è continuato. A prolungarlo l’attesa che la ditta letturista, contabilizzasse il pagamento sul proprio conto corrente, girandolo poi a Publiacqua. Una giungla burocratica. A Firenze Publiacqua infatti gestisce pochi contatti diretti con gli utenti al contrario di altri comuni serviti. Si limita a leggere solo il «contatore generale» di un condominio, inviando una bolletta cumulativa alle ditte letturiste che leggono poi i singoli contatori delle famiglie, ritirano i soldi e pagano Publiacqua.

In città le ditte sono 14 e seguono circa 165mila famiglie. Ma, come stabilito anche dal codice civile, non possono anticipare di tasca propria i pagamenti dei morosi al gestore idrico. In mezzo al mare magnum delle carte bollate ci sono i condomini che non vanno per il sottile. «Siamo al medioevo – dicono – ci prendono per sete. Teniamo a precisare che fra di noi c’è anche una persona malata di cancro». Dalla parte degli utenti ci sarebbe la legge sul condominio entrata in vigore il 18 giugno 2013 che impone al creditore (in questo caso Publiacqua) di agire prima verso i morosi e solo dopo verso tutti gli altri, cioè chi è in regola con le bollette. La stessa legge che consente all’azienda di accedere ai dati di gestione per individuare il singolo che non ha pagato. Senza penalizzare l’intero condominio.