Firenze, 25 febbraio 2018 - Via Santa Caterina d’Alessandria non è esattamente decentrata, né nascosta e al buio. Anche in piena notte. Ma luoghi e logistica non hanno rappresentato un problema per gli albanesi che hanno preso a calci e a martellate la vetrina dell’ingresso del bar «Raffaella», davanti all’Agenzia delle Entrate. Una spaccata. Entrati, hanno sradicato la cassa, non sono riusciti a romperla e l’hanno dovuta portare via con la ‘loro’ auto, una Fiat Punto pure questa rubata, venerdì. Un’ora più tardi gli albanesi sono stati intercettati dalle volanti della polizia, fermati per la ricettazione della macchina rubata e però soltanto denunciati – trascorsa ormai la flagranza – per il furto nel bar, resistenza a pubblico ufficiale e possesso di oggetti atti ad offendere.
Può sembrare un arresto ‘normale’ a riprova di quanto sia determinante il controllo del territorio; ma al conto bisogna aggiungere che i due, un 18enne e un 21enne non hanno esitato a guidare in modo spericolato, rischioso e a speronare una volante, pur di tentare di divincolarsi dagli agenti. Un terzo malvivente è riuscito a eclissarsi. Ore 2.30, una telefonata al 113 avvisa: dal bar «Raffaella» provengono rumori di vetri rotti. La centrale tramite le videocamere di sorveglianza in zona vede il furto in corso: si vede l’utilitaria Fiat di colore bianco ferma, parcheggiata di fronte al bar, dalla quale solo qualche minuto prima della segnalazione sono scesi in due; uno fa da palo, l’altro dopo aver fracassato a calci la porta a vetri entra, prende la cassa, risale in macchina con il complice.
La Fiat svolta in via Delle Ruote. Arrivano le volanti. Viene diramata una nota di ricerca. Passa quasi un’ora, una pattuglia la intercetta in Lungarno Cellini, fa un controllo targa via radio, esito positivo: sono quasi certamente loro. I banditi di via Santa Caterina. L’auto sospetta, dopo aver imboccato Piazza Ferrucci, inizia ad accelerare, seguita dalla volante. Gli albanesi si sono resi conto di essere seguiti, accelerano in viale Michelangelo, abbordano le curve in maniera rischiosa, invadono la corsia opposta. Giunta alla rotonda di Porta Romana, dopo aver schivato un’altra volante, l’auto dei banditi taglia la rotonda, fingono di rallentare e di accostare, ma – ormai ‘chiusi’ dalle volanti – tentano di sperorarne una e di aprirsi così un varco per riprendere la fuga. E’ inutile. Ancora pochi istanti e i poliziotti riescono a bloccare due dei tre uomini: scesi dalla macchina, hanno tentato la fuga a piedi. Uno si è anche nascosto dietro una vettura in sosta. Uno dei due banditi ha ferite a una gamba, si è tagliato spaccando il vetro del bar: 10 giorni di prognosi.
Nella macchina rubata il giorno prima a una signora nella zona di via Cherubini/via Modena, gli agenti ritrovano il registratore di cassa del bar, con l’incasso di 350 euro, restituito al proprietario, ed un martello frangivetro, sequestrato. I due sono già ‘segnalati’. Uno in particolare: condannato a gennaio a 8 mesi dal tribunale di Latina, ha avuto la pena sospesa. Questo è il risultato.
giovanni spano