Firenze, 8 marzo 2017 - E QUELLO CHI E’? UNO SPETTRO tornato fra i vivi per piangere un compagno ucciso in guerra? Il primo pensiero che ha sfiorato la mente dei guardiani del Florence American Cemetery, mentre la penombra iniziava a calare sul marmo delle lapidi è stato questo. Di fronte a loro due giorni fa si è materializzato un colpo d’occhio schizzato via dalla penna di Edgar Alla Poe: una figura umana inginocchiata e abbracciata a una delle 4mila croci bianche del camposanto monumentale di Falciani, dove riposano i soldati Usa caduti durante la Liberazione. Una visione da brividi. Anche perché quella sagoma elegantissima e dal portamento signorile che sembrava volare a pochi centimetri da terra, si è materializzata esattamente mezz’ora dopo la chiusura, mentre il cimitero era deserto. Senza, naturalmente, varcare nessuno dei due cancelli che affacciano sulla via Cassia.
POI, PASSATA la scarica di adrenalina, la testa dei vigilantes ha provato a motivare la presenza dell’inquietante ospite, stretto in rigoroso silenzio a un’altra lapide, quella di un giovane morto appunto nel 1945, con quella di un cacciatore di rame intento a perquisire la croce in cerca di oro rosso. Nel dubbio è partita la chiamata ai carabinieri, autori mezz’ora dopo di una scoperta ancora più choc. Dietro la visita nessuna anima senza pace tornata sulla terra o, peggio, un profanatore di tombe. La sagoma misteriosa non era altro che quella di Cesare Badoglio, astrologo e cartomante pratese che in 30 anni ha «sussurrato» nelle orecchie di vip del calibro di Gianni Morandi, Enrico Coveri e Franco Zeffirelli, diventandone consigliere fidatissimo.
Occhi gentili e modi da galantuomo, Badoglio dal 1965 è al centro del jet set a cavallo fra Prato e Firenze, riuscendo anche negli anni ‘70 ad essere il talismano umano della Fiorentina. L’altro ieri, a far passare un brutto quarto d’ora al mago, è stata la passione per la spiritualità e la profonda devozione per i sepolcri di guerra.
LA PREGHIERA «fuorilegge» infatti gli è costata una perquisizione e minuti di tensione in compagnia dei carabinieri. Ai quali l’uomo, mortificato, ha spiegato di essersi presentato di fronte ai cancelli del memorial pochi minuti dopo la chiusura. Qui, spinto dal fuoco sacro per il camposanto monumentale, avrebbe scavalcato una siepe per poi abbracciare più croci dei defunti in cerca di “forza“. «Scusate, ma la mia forza è sempre derivata dai giovani spiriti dei ragazzi che sono rimasti uccisi in guerra», pare abbia detto Badoglio ai militari che hanno anche perquisito la sua macchina trovandola piena di talismani. Un peccato innocente sul quale i militari hanno fatto la magia di chiudere un occhio.