Firenze, 19 settembre 2016 - Matteo Cagnoni, noto dermatologo fiorentino, residente a Ravenna, con studi medici sia a Ravenna che a Firenze, è stato fermato questa mattina per l'omicidio della moglie, Giulia Ballestri, avvenuto nella villa disabitata di famiglia, in via Padre Genocchi, nel Ravennate. La donna sarebbe stata uccisa a colpi di bastone: è stata trovata nella vecchia dimora di famiglia con la testa fracassata.
Cagnoni dopo il delitto era scappato a Firenze e qui è stato trovato, in via Bolognese, nella villa di famiglia. La notte scorsa, la polizia si è presentata nella villa dei genitori di Matteo Cagnoni, a Firenze, per effettuare una perquisizione alla ricerca di elementi utili alle indagini.
Alla vista degli agenti il 51enne è fuggito uscendo da una finestra al piano terra ed è scappato a piedi. Raggiunto l'argine del torrente Mugnone, è stato raggiunto da un agente che lo ha afferrato per la camicia, ma è riuscito a liberarsi e far perdere temporaneamente le proprie tracce. È stato bloccato alcune ore dopo quando è tornato a casa dei genitori, credendo che non ci fossero più i poliziotti. L'uomo avrebbe giustificato la fuga dicendo di essersi impaurito alla vista della polizia, senza fare alcun riferimento a quanto accaduto alla moglie. Gli investigatori non escludono che l'uomo potesse avere l'intenzione di andare all'estero insieme ai tre figli, che aveva portato con sé a Firenze. Questo perchè nella villa dei genitori la polizia ha sequestrato una cifra importante in denaro contante, soldi trovati in una giacca del 51enne, il suo passaporto e quelli dei figli, che hanno tra i 6 e gli 11 anni.
Ad avvertire gli inquirenti della scomparsa della donna era stato il fratello che aveva trovato la sua macchina con lo sportello aperto e abbandonata per strada. Giulia era scomparsa venerdì scorso, sabato era il suo quarantesimo compleanno, ma non aveva dato notizie. Infine le ricerche hanno dato esito tragico: il corpo senza vita della quarantenne è stato trovato nella vecchia villa di famiglia.
In passato, nel 2011, Cagnoni era finito al centro di un'inchiesta giudiziaria, 'Derma... affare fatto', aperta dalla Procura di Firenze, che indagava sui medici che si facevano pagare da imprenditori del settore farmaceutico, in cambio di prescrizioni, ai pazienti, di medicinali contro la psoriasi che non facevano parte di “Psocare”, un programma nazionale di sperimentazione contro la psoriasi promosso dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa).
Secondo gli inquirenti, questi stessi medici e i suoi referenti assicuravano alle industrie un incremento dei ricavi prescrivendo ai pazienti i farmaci delle stesse aziende farmaceutiche anche se non erano compresi nel programma “Psocare” dell’Aifa e a prescindere da una reale efficacia curativa. Cagnoni si era sempre dichiarato innocente e così è stato. Fu assolto da ogni accusa nel 2012.
Cagnoni si laureò all'Università degli studi di Firenze nel 1992 col professor Torello Lotti e con lui ha poi lavorato per qualche anno.