Firenze, 7 gennaio 2017 - È morto la notte scorsa a Firenze Lelio Lagorio. Era nato a Trieste 91 anni fa, ma fin da piccolo con la famiglia si era trasferito a Firenze. Socialista, per pochi mesi, nel 1965, fu anche sindaco di Firenze. Divenne poi il primo presidente della Regione Toscana, dal 1970 al 1978, e fu eletto per nove volte in Parlamento.
Lagorio divenne ministro della Difesa, dal 1980 al 1983, e poi ministro del Turismo e dello Spettacolo, dal 1983 al 1986. Successivamente fu capogruppo del Psi alla Camera e al Parlamento europeo. Fu anche il primo socialista italiano eletto vice-presidente dell'Unione dei partiti socialisti della Comunità Europea (1990-1992).
Il cordoglio del sindaco Nardella. "La scomparsa di Lelio Lagorio ci rattrista profondamente. Se ne va un uomo da sempre animato da forti ideali e passione per la politica”. Lo afferma il sindaco Dario Nardella appresa la notizia della morte di Lelio Lagorio. “Manterrò per sempre il ricordo personale di un uomo innovatore, ispirato e lungimirante - ha continuato -. Nei suoi molteplici incarichi al servizio delle Istituzioni non ha mai rinunciato ai valori di correttezza, lealtà e dedizione alla cosa pubblica. Ha lasciato riforme importati, a partire dai settori del turismo e dello spettacolo”.
“A lui si deve la creazione dell’ultimo importante modello di finanziamento pubblico dello spettacolo - ha aggiunto il sindaco -, grazie al quale grandi e piccole Istituzioni sono nate e cresciute in Toscana e in Italia. È senza dubbio uno degli esempi più positivi della storia politica toscana del riformismo laico, che Firenze ricorderà con rispetto e gratitudine”. “Alla moglie e alle due figlie - ha concluso il sindaco Nardella - vadano le condoglianze mie personali, dell’amministrazione comunale e della città”.
Il cordoglio del presidente della Regione Enrico Rossi. "Con Lelio Lagorio, socialista e primo presidente della Toscana dal 1970 al 1978, scompare il fondatore di una lunga stagione di governi della sinistra che giunge sino a noi e che si è caratterizzata per il buon governo e per il solido legame con ampi strati popolari della Toscana. A lui va il pensiero rispettoso per il ruolo politico e amministrativo svolto nel corso di tutta la sua lunga carriera - che lo vide anche due volte ministro - in nome dei cittadini di questa regione".
Così il presidente Enrico Rossi, dopo aver ricevuto la notizia della scomparsa dell'uomo politico avvenuta stanotte a 91 anni. "Con lui se ne va - aggiunge Rossi - un'altra figura fondante, esempio di impegno e militanza senza sosta, di una civiltà democratica che perseguiva la coesione e la responsabilità pur nel contrasto aspro e nell'intransigente diversità politica e culturale, di un comportamento attivo che oggi va riscoperto e ripensato, anzitutto per la capacità e la consapevolezza di una politica laboriosa e piena di umanità, piena espressione della sovranità popolare".
Anche il segretario del Partito Democratico Matteo Renzi ha espresso cordoglio ai familiari per la scomparsa di Lelio Lagorio. "Tra gli altri alti incarichi istituzionali - ricorda Renzi - Lagorio rivestì anche quello di sindaco di Firenze, anche solo per pochi mesi, dopo Giorgio La Pira".