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Palazzo Vecchio, via al restauro della Sala degli Elementi / VIDEO

Cinquecento giorni di lavoro, ma non sarà mai chiusa. Il finanziamento della Fondazione Giulio e Giovanna Sacchetti

Il sindaco Nardella con il restauratore (foto Umberto Visintini/New Pressphoto)

Firenze, 9 febbraio 2017 - La maestosa Sala degli Elementi, che apre il Quartiere degli Elementi al terzo piano del museo di Palazzo Vecchio, sarà restaurata: partiranno infatti a febbraio i lavori di recupero degli affreschi delle pareti e del soffitto, grazie al finanziamento dalla Fondazione Giulio e Giovanna Sacchetti Onlus.

L’importo totale dei lavori è pari a 475mila euro ed è inserito nel progetto Flic (Florence I care) che coinvolge i privati nel restauro dei beni culturali cittadini. I cantieri dureranno circa 500 giorni e non pregiudicheranno l’accesso alla sala da parte dei visitatori, anzi verranno resi fruibili mediante visite guidate per ‘toccare con mano’ l’avanzamento della riqualificazione.

Istituita nel 2013, la Fondazione Giulio e Giovanna Sacchetti dà seguito, attraverso erogazioni liberali, agli interessi condivisi dai marchesi Giulio e Giovanna Sacchetti nel corso della loro vita in comune, a cominciare dalla tutela e il restauro dei beni storici, culturali e artistici.

“Sono felice di poter realizzare oggi questo sogno attraverso la Fondazione che ho creato – dice Giovanna Sacchetti, presidente della Fondazione - Il nostro obiettivo, anche in futuro, è promuovere progetti d’arte e sostenere interventi di salvaguardia del nostro patrimonio artistico, per valorizzarlo e consegnarlo integro alle generazioni future”.

“Palazzo Vecchio – dice il sindaco Dario Nardella – è da alcuni anni al centro di un proficuo e diffuso progetto di valorizzazione e restauro che punta ad allargare la superficie museale, ad aumentare i servizi al pubblico e a recuperare gli ambienti di pregio. Il restauro della Sala Elementi, reso possibile grazie alla generosa collaborazione voluta da Giovanna Sacchetti, presidente della Fondazione Giulio e Giovanna Sacchetti Onlus, rientra in questo percorso”.

“A distanza di 7 anni dal lancio di Flic – aggiunge il sindaco – sono oramai una cinquantina i progetti finanziati, per un totale di circa 9 milioni d euro derivanti da sponsorizzazioni, Art Bonus, erogazioni liberali, concessione di spazi pubblicitari: dalla Colonna di San Zanobi al Cortile di Michelozzo, dalla Fontana del Nettuno a quelle di Santo Spirito e Santa Croce, dal riallestimento degli Arazzi cinquecenteschi nel Salone dei Duecento agli obelischi di piazza Santa Maria Novella, pezzo dopo pezzo riusciamo a restituire ai cittadini l’inestimabile patrimonio culturale di Firenze”.

LA SALA - Il Quartiere degli Elementi consiste in cinque grandi stanze e due loggiati. Cosimo I, che aveva il suo appartamento privato, ne commissionò originariamente la realizzazione a Battista del Tasso, ma alla sua morte le decorazioni furono portate a termine da Vasari e bottega, soprattutto da Cristofano Gherardi detto il Doceno e Marco da Faenza. Le pareti della Sala degli Elementi sono decorate con affreschi allegorici, Acqua (Nascita di Venere), Terra (Primizie della Terra offerte e Saturno), Fuoco (Fucina di Vulcano), e il soffitto è decorato con l'allegoria dell'Aria, con al centro Saturno che mutila il cielo, mentre tra le finestre sono affrescati Mercurio e Plutone e il maestoso camino fu disegnato addirittura dall'Ammannati. I lavori sono finalizzati al restauro del ciclo di affreschi e dipinti che decorano interamente le pareti ed il soffitto della Sala secondo un piano di interventi che consentirà il pieno recupero dell’apparato decorativo dell’importante ambiente.

L’intervento contribuirà a restituire alla Sala degli Elementi nel Museo di Palazzo Vecchio uno stato conservativo utile a tramandarla ai posteri ed una visibilità adatta a valorizzarne la valenza storico-artistica nel rispetto della natura di bene culturale monumentale. L’esecuzione dei lavori di restauro è stata aggiudicata all’Associazione Temporanea d’Impresa “Meridiana-Mannucci-Techne”. Il cantiere sarà suddiviso in tre fasi per mantenere un’agevole fruizione della sala al pubblico. Sarà poi prevista la visita del cantiere da parte del pubblico, con visite guidate a cadenza mensile, previo appuntamento.