Omicidio del senegalese, "sabato faremo una manifestazione nazionale"/ FOTO

E il sindaco Nardella: una "cerimonia funebre con una preghiera interreligiosa". Intanto ci sono altre due denunce dopo le contestazioni al sindaco

Nardella durante la manifestazione dei senegalesi

Nardella durante la manifestazione dei senegalesi

Firenze, 7 marzo 2018 -  Il Comune di Firenze si costituirà parte civile nel processo per l'omicidio del cittadino senegalese Idy Diene, 54 anni, ucciso lunedì mattina sul Ponte Vespucci da Roberto Pirrone, pensionato 65enne, che ha sparato sei colpi di pistola contro l'immigrato regolare in Italia. Lo ha annunciato il sindaco Dario Nardella. Il sindaco ha annunciato anche che l'Amministrazione comunale sta pensando di organizzare una cerimonia funebre in ricordo di Diene in città anche se il funerale si svolgerà in Senegal. Ai microfoni del Tgr Rai della Toscana, Nardella ha spiegato: "Noi, non solo ci costituiamo parte civile, accanto alla famiglia per seguire il processo affinche' si faccia piena giustizia su questo omicidio efferato, ma stiamo pensando, e lo studieremo insieme alla comunità senegalese, di tenere una cerimonia funebre, anche se i funerali si terranno nel paese d'origine di Idy, con una preghiera interreligiosa proprio per lanciare un messaggio forte di solidarieta' perche' tutti i cittadini della mia comunita' meritano rispetto". Intanto una preghiera in ricordo del senegalese ucciso si terrà a Firenze anche domani pomeriggio giovedì 8 marzo . "Amiamo la nostra citta', chi ci vive, non lasciamo spazio ad alcuna violenza": alle ore 17, la Comunita' di Sant'Egidio aprirà la chiesa di San Pietro in Gattolino, in via Romana 40, per una preghiera in memoria di Idy Diene. 

PREGHIERA CHIESA PROTESTANTE:  La chiesa Protestante Unita 'Agape' di Firenze ha promosso per venerdì 9 marzo una veglia di preghiera per commemorare Idy Diene, il senegalese ucciso lunedì scorso sul ponte Vespucci. L'appuntamento è per le ore 21 presso la società 'L'affratellamento di via G.P. Orsini a Firenze. «Siamo sconvolti e immensamente tristi che un fatto del genere sia potuto accadere nella nostra città - ha detto, in una nota, Andrea Panerini, pastore della Chiesa Protestante Unita di Firenze e decano nazionale della stessa confessione - e proprio per testimoniare la nostra vicinanza alla comunità senegalese e africana abbiamo voluto indire questa serata di preghiera per commemorare Idy e contro tutti i razzismi». «Anche nella nostra città - ha ripreso - è passato il messaggio che il problema sono gli ultimi tra gli ultimi, gli immigrati e non il capitalismo internazionale, il fatto che otto persone detengano la ricchezza e le risorse di metà del pianeta, una classe politica inetta e corrotta. Proprio nel mese che si avvia a commemorare il cinquantesimo anniversario dell'uccisione di Martin Luther King (la Chiesa Protestante Unita ha organizzato un convegno per la sera del prossimo 5 aprile, ndr) come cristiani e cristiane dobbiamo mandare un forte messaggio contro la violenza, il razzismo e ogni forma di discriminazione con cui l'uomo esclude l'uomo dal Creato indiviso di Dio»

ALTRE DENUNCE DOPO LE CONTESTAZIONI - E intanto è salito a tre il numero delle persone, tutti italiane, denunciate ieri dalla polizia nell'ambito delle contestazioni al sindaco di Firenze Dario Nardella, durante il presidio organizzato dai senegalesi al ponte Vespucci per ricordare il connazionale Idy Diene. Oltre al giovane che ha sputato addosso al primo cittadino, accusato di oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale, altri due manifestanti, dell'area antagonista e vicini ai centri sociali, sono stati infatti denunciati per resistenza a pubblico ufficiale, per essere intervenuti cercando di impedire ai poliziotti di fermarlo e identificarlo.

I SENEGALESI: VOGLIAMO ISOLARE GLI ESTREMISTI - "Stiamo lavorando per organizzare sabato 10 marzo la manifestazione nazionale per Idy e contro il razzismo a Firenze; vogliamo farla anche per non lasciare alcun spazio agli estremisti che ieri al presidio hanno rovinato tutto. Non c'entrano nulla con noi, vogliamo isolarli". Lo spiega, parlando con l'ANSA, il portavoce dell'associazione dei senegalesi di Firenze Mamadu Sall, parlando dell'aggressione al sindaco Dario Nardella durante l'iniziativa tenuta ieri sul Ponte Vespucci per il senegalese Idy Diene ucciso il 5 marzo. "Tra loro ci sono esponenti dei centri sociali ed anche alcuni senegalesi, che però non conosciamo e con i quali non abbiamo nulla a che spartire - aggiunge Sall - Ci vergogniamo profondamente di quello che hanno fatto al sindaco, che è un nostro amico e commemora tutti gli anni con noi i nostri fratelli assassinati il 13 dicembre 2011" in piazza Dalmazia dal neofascista Gianluca Casseri, che poi si suicidò.

AUTOPSIA - È prevista oggi pomeriggio l'autopsia sul corpo di Idy Diene. e Domani mattina, nel carcere di Sollicciano, Pirrone comparirà davanti al gip Alessandro Moneti per l'udienza di convalida dell'arresto. Pirrone, fermato subito dopo l'omicidio e interrogato in questura, ha spiegato al pubblico ministero di essere uscito di casa lunedì mattina con l'intenzione di suicidarsi per problemi legati a motivi economici, ma poi di averci ripensato e di aver sparato al primo uomo che ha incontrato in strada. In queste ore gli inquirenti sono al lavoro per verificare ogni parte del suo racconto. Al vaglio degli investigatori ci sono anche le immagini riprese dalle varie telecamere presenti nella zona.

L'AMBASCIATORE DEL SENEGAL - Domani pomeriggio l'ambasciatore del Senegal in Italia, Mamadiou Saliou, sarà a Firenze per incontrare il sindaco Dario Nardella. L'incontro avrà luogo in Palazzo Vecchio e sarà dedicato all'omicidio di Idy Diene,  Agli avvenimenti dei giorni successivi in città e Ai rapporti di collaborazione tra la comunità senegalese e le istituzioni fiorentine.