Firenze, 20 aprile 2012 - Dopo cinque mesi di restauro torna nella Cappella del Crocifisso della Basilica di Santa Maria del Carmine il grande dipinto di Giorgio Vasari raffigurante la Crocifissione con la Madonna San Giovanni Evangelista e Maria Maddalena. L'intervento è stato diretto da Daniele Rapino, funzionario della soprintendenza speciale per il patrimonio storico, artistico e etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Firenze, ed eseguito dalla restauratrice Laura Caria.
L'opera è stata presentata stamani alla stampa dal direttore generale dell'Ente Cassa di Risparmio, Renato Gordini, dalla soprintendente, Cristina Acidini, dal priore della Comunità del Carmine padre Raffaele Duranti e dal direttore dei lavori Daniele Rapino. Il costo complessivo dell'intervento è stato di 25.000 euro (due terzi coperti dall'Ente Cassa e un terzo dal Polo Museale) e, per l'occasione oltre a contribuire economicamente l'Ente Cassa di Risparmio di Firenze ha offerto nella sua sede una sala per i lavori di recupero, trasformandola in vero e proprio 'laboratorio
attrezzato'.
"Ci ha fatto particolarmente piacere - ha scritto il presidente dell'Ente Cassa di Risparmio Jacopo Mazzei -
'adottare', sia pure per un periodo temporaneo, la tavola del Carmine, non solo dal punto di vista economico, ma anche e soprattutto sul piano di un ideale rapporto simpatetico con un capolavoro che aveva bisogno di essere restituito, in uno spazio 'accogliente', al suo antico stato di splendore, per poi ritornare definitivamente nella sua 'casa' originaria. Ciò testimonia anche il significato che l'Ente Cassa ha inteso attribuire all'intero progetto legato alle celebrazioni vasariane".
"Questo 'restauro in diretta' - ha osservato a sua volta la Soprintendente per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale Cristina Acidini -rappresenta, oltre ad un'ulteriore e meritorio impegno per il lascito artistico di Giorgio Vasari, un'esperienza che va nella direzione della trasparenza e della condivisione, preziose entrambe per avvicinare la società civile alle gioie e, non meno, alle responsabilità della salvaguardia del patrimonio artistico".
Fonte AGI
© Riproduzione riservata