Firenze, 19 giugno 2012 - Prima di diventare home video, il film "I gladiatori del calcio" di Fabio Segatori sarà proiettato in anteprima al cinema Odeon, venerdì 22 giugno alle ore 20.30 alla presenza del regista. L'evento è stato organizzato grazie alla collaborazione con Fondazione Sistema Toscana e Toscana Film Commission, appositamente nella settimana del 24 giugno, giorno in cui si disputa la finale del Calcio Storico fiorentino. Il film che si appresta a uscire a livello nazionale in formato dvd CG Home Video è stato vincitore del Fondo Cinema della Regione Toscana.
Informazioni sui biglietti per l'anteprima all'Odeon sono disponibili sul sito del cinema, mentre il film sarà subito in vendita nei migliori negozi e online.
"I gladiatori del calcio" celebra quella che è considerata l'origine di molti sport tra i più popolari al mondo, calcio, rugby e football americano. Infatti, il gioco del Calcio Storico fiorentino risale al 1530. Qui quattro squadre, composte da ventisette 'calcianti', si fronteggiano nel torneo che ogni anno ha luogo in piazza Santa Croce, trasformata per l'occasione in campo di battaglia.
Si combatte a torso nudo, senza esclusione di colpi, cercando di fare una 'caccia', goal. Knock-out, nasi rotti e costole fratturate, ma anche coraggio, passione e lealtà: è quanto raccontato nel film di Segatori.
"I gladiatori del calcio" è stato realizzato seguendo gli allenamenti che precedono il torneo, sottolineando la tensione dei 'calcianti', le loro speranze e gli scherzi negli spogliatoi, riprendendo le partite con dodici telecamere, grazie alla Spy Cam, una microcamera molto sofisticata posizionata sulla tempia dell'arbitro, vivendo così il gioco proprio dall'interno.
Fabio Segatori spiega un po' così la sua ispirazione nel realizzare il film: "Il Calcio Storico Fiorentino è come l'Italia. Una lotta continua in un fazzoletto di terra". Poi prosegue: "l'avversario è visto come un nemico: nessun colpo è proibito, compresi quelli a tradimento. Vince il più forte, il più svelto, il più furbo. Ma qui c'è anche il coraggio, lo spirito di gruppo e l'orgoglio di fare tutti parte di una stessa comunità, alla quale siamo pronti, in caso di necessità, a dare tutto. E' un viaggio dentro un microcosmo irrazionale e violento, ma misteriosamente gioioso. Qui non ci sono miliardi, televisioni, pubblicità, sponsorizzazioni. Ci sono solo corpi, cuori, paura, sabbia e sudore. E luce".
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