Firenze, 26 gennaio 2014 - Elegante, armonico, perfettamente immutabile. Ebbene, il David di Michelangelo è tutto questo ma anche il contrario: nell'arte di Li Hongbo infatti anche l'opera di Buonarroti, conservata nella Galleria dell'Accademia di Firenze, si scompone, diventa flessibile proprio come una fisarmonica. E' con l'uso della carta che si materializza la creatività dell'artista cinese. Con la carta Li Hongbo, artista cinese di 38 anni, reinterpreta celebri monumenti e dà loro un'innovativa chiave di lettura.
Nel suo laboratorio di Pechino, l'artista, che ha esposto anche a New York e Sidney, 'scolpisce' con lima e scalpello mezzi busti e volti componendoli con centinaia di fogli: almeno cinquemila per un busto. A prima vista sono cloni, perfettamente riprodotti, di famose sculture e possono sembrare di porcellana, marmo, legno. Ma è proprio il materiale che fa la differenza. I fogli, messi uno sull'altro, permettono infatti di dare flessibilità alla scultura. Un effetto originale, se vogliamo innaturale, ma sorprendente: le opere si allungano a piacimento diventando un'altra cosa, e poi di nuovo si possono riportare alla forma 'statica'.
Così, grazie a questa tecnica di 'manipolazione', anche il David, l'ideale perfetto di bellezza maschile nell'arte, simbolo di Firenze ed emblema del Rinascimento, sembra quasi che si muova.
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