Firenze, 16 dicembre 2018 - Annalisa Macchia ha esercitato la sua capacità di scrittura in due direzioni: nella poesia ('Interporto Est', 'La luna di Cezanne', 'L'abile traccia', 'Mondopiccino'), nella saggistica ('Come si cucina un sonetto', 'A scuola di poesia') e nella narrativa (il romanzo 'Il portone di via Ghibellina'), con uno sguardo privilegiato sui bambini e gli adolescenti, destinatari non occasionali delle sue opere. Referente a Firenze per la rivista internazionale di poesia 'Gradiva', ha dedicato ai bambini 'Robot', un suo racconto edito da Aracne e che l'autrice ha presentato tra l'altro alla libreria Salvemini. 'Robot' è un viaggio nel futuro, in una Terra devastata, in cui non esistono più famiglie, ma sopravvissuti e, tra di loro, anche bambini e giovanissimi, cresciuti in solitudine, magari in compagnia di un'androide-tata. La rigenerazione del mondo viene affidata a un'alleanza tra gli adolescenti e gli anziani che li guidano alla riscoperta della vita e che nell'aiutarli a riscoprirla ritrovano vita anche per sé, prospettiva, anche per quei pochi che hanno resistito in palazzi svuotati, invasi dalla vegetazione, mentre bande di invisibili aggrediscono perché hanno scelto di ridursi ad essere al tempo stesso predatori e prede.
Michele Brancale
Cultura e spettacoli'Robot', il mondo salvato dai bambini con gli anziani