Firenze, 16 febbraio 2014 - LINO non ha peli sulla lingua. Così quando venerdì Matteo Renzi è arrivato nella sua storica trattoria di via Sant’Elisabetta per mangiare un boccone con i suoi fedelissimi e gli ha chiesto “Vado a Roma, che ne pensi?” lui non ha avuto dubbi e gli ha risposto quel che pensava. “Gli ho detto: ‘Secondo me è pericoloso, ero più contento se andavi al governo con il voto della gente, vedi che casino che c’è, nessuno riesce a risolvere un problema’, a quel punto lui ha risposto: ‘Lino, ma io non sono come gli altri’, ‘No – gli ho detto – te sei più pazzo’.
Lino vuole un gran bene a Renzi (“Viene a mangiare qui da una vita e ha sempre tempo per scherzare”), ma non ha timori reverenziali di alcun tipo: “Quando ho avuto da dirgli cosa non va bene in città, gliel’ho detto sempre. Per esempio non è riuscito a togliere tutti questi venditori abusivi che ti ritrovi dappertutto in centro”.
E al rottamatore la trattoria di Lino Ammanniti piace da morire. “Prende sempre le stesse cose – dice il titolare – il filetto con le patatine fritte, la pasta al pomodoro. Il vino? Quasi mai. Però non vuole mai uno sconto. Paga sempre, venerdì ha offerto il pranzo a tutti ma in genere quando viene qua con altri parlamentari ognuno paga il suo, fanno alla romana”. Già, dovrà abituarsi. Anche se la battuta fiorentino lo accompagnerà anche nella capitale.
“E’ SIMPATICO, quando è arrivato l’altro giorno ha urlato subito: ‘Lino, non cominciare a dire le parolacce che c’è la comandante dei vigili’”. In via Sant’Elisabetta i big della politica fiorentina sono di casa da una vita. Qui veniva anche la “vecchia guardia” di domeniciana memoria. “Quando arrivava il Cioni era uno show, una baldoria continua. Spalancava la porta e chi era a pranzo si scatenava, c’era chi gliene diceva di tutti i colori, e chi invece lo applaudiva. Un ciclone, simpaticissimo”.
E L’ALTRO SINDACO? “Domenici era più diplomatico, più riservato, con un’aria da intellettuale. Comunque molto gentile”. E qui venivano il ‘babbo’ della tramvia, l’ex vicesindaco Matulli. Poi è arrivata la nuova generazione con i parlamentari fedelissimi di Renzi, Dario Nardella e Luca Lotti, la vicesindaco Stefania Saccardi, la comandante dei vigili Antonella Manzione. Perché va bene il lavoro, ma quando c’è da staccare si va da Lino.
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