REDAZIONE FIRENZE

Il circolo Arci sbatte la porta in faccia a Landini

Il sindacato voleva presentare l’iniziativa con il leader lunedì al Puccini

Maurizio Landini (Ansa)

Firenze, 20 marzo 2015 - Il circolo Arci Vie Nuove chiude la porta in faccia alla Fiom e a Landini. Trattasi di un’usciata secca. Che probabilmente avrà strascichi, anche dolorosi nei rapporti tra la costola operaia del sindacato Cgil, l’associazione Arci e la politica, in particolare con il Pd. Perché Vie Nuove è la sede più renziana dei circoli piddiini: è alla casa del popolo di viale Giannotti che l’attuale premier ha preso la sua prima tessera ‘fiorentina’; è qui il rifugio politico del parlamentare Francesco Bonifazi e della vicesegretaria del Pd metropolitano Lorenza Giani.

Il fatto è questo. La Fiom fiorentina chiede, a pagamento, l’utilizzo di una stanza per la conferenza stampa di presentazione dell’evento in programma lunedì al Teatro Puccini: un’iniziativa a sostegno della neonata ‘coalizione sociale’ del leader Landini. La risposta di Gian Carlo Brundi, presidente del circolo Vie Nuove è un no definitivo. E argomentato con queste parole: "Confermo la nostra indisponibilità a concedere una sala per la conferenza stampa annunciata – spiega in una mail Brundi alla Fiom –. Le ragioni si possono sintetizzare nel fatto che l’iniziativa politica di Landini non è condivisa da molti e che, inoltre, l’Arci non debba essere interessata direttamente dall’evento. Saremo ben lieti di ospitare la Fiom per qualsiasi iniziativa connessa alla sua importante rappresentanza dei lavoratori".

Stop. Naturalmente con i più sentiti saluti. Ed è così che la conferenza stampa, peraltro prevista per oggi, è stata cancellata da Vie Nuove. E annullata. Sarà inviato un comunicato alla stampa per annucniare l’evento più rappresentativo dalla nascita della ‘coalizione sociale’, un momento significativo in cui il leader Fiom Maurizio Landini farà cadere il velo per dare i connotati, i confini e un’identità precisa al suo progetto, evidentemente, anche a valutare questo episodio, elemento di disturbo.

C’è un particolare che non è un dettaglio dietro il no. L’iniziativa della Fiom è organizzata in collaborazione con l’Arci oltre che con l’Anpi e con Libertà e giustizia. Ma allora che senso ha? All’evento di lunedì al Puccini interverrà anche Francesca Chiavacci, che dell’associazione Arci è presidente nazionale. Dopo l’illustrazione di Landini la parola passerà a Chiavacci, poi si susseguiranno gli interventi di Sandra Bonsanti, presidente dell’associazione Libertà e giustizia, Silvano Sarti, prsidente Anpi Firenze, don Andrea Bigalli, coordinatore di Libera Toscana e la studentessa universitaria Marianna Nardi.

Il no dell’Arci amareggia il segretario fiorentino della Fiom, Daniele Calosi: "Siamo elementi di disturbo ma noi andiamo avanti #dallapartegiusta", dice. Nella lettera di risposta al presidente del circolo Brundi, parole fuori dai denti: "Riteniamo le motivazioni non soltanto profondamente insufficienti, ma anche offensive, non soltanto verso la nostra organizzazione e la sua storia per il progresso del movimento dei lavoratori italiani, quasi come se il tema posto con la ‘coalizione sociale’ non riguardasse il nostro ruolo di rappresentanza dei lavoratori, ma anche e sopratutto per la storia delle case del popolo e dell’Arci che nascono nel seno del movimento operaio".

Ilaria Ulivelli