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Hacker islamici violano il sito di una scuola a Scandicci: "Maometto è il solo profeta"

Digitando l'indirizzo dell'istituto comprensivo si viene dirottati su una pagina con un video di propaganda. Il gruppo avrebbe già compiuto azioni simili in giro per il mondo IL SINDACO: "SEGUIAMO LA VICENDA CON MASSIMA ATTENZIONE" / LA PROCURA: "CERCHIAMO CHI E' STATO" / IL COMMENTO DEL QUESTORE: VIDEO

Il sito della scuola di Scandicci come si presenta dopo il blitz degli hacker

di Fabrizio Morviducci

Scandicci (Firenze), 16 febbraio 2015 - Hacker  fondamentalisti violano il sito internet di una scuola toscana. I primi attacchi sul territorio nazionale risalgono a inizio febbraio; sotto scacco le pagine web con desinenza finale governativa (.gov.it). L’ultima incursione è di ieri, stavolta a due passi da casa. A subire l’assalto dei pirati telematici è stato il sito dell’istituto comprensivo uno di Scandicci, comune dell’hinterland fiorentino. Cancellate le usuali informazioni a uso scolastico, quelle che servono a genitori e alunni per le necessità legate alla didattica e alla vita scolastica.

Al loro posto, per chi si collegava al sito ( www.icscandicciuno.gov.it) una schermata completamente nera con scritte rosse e bianche, e un video ‘the truth will prevail’, la verità prevarrà. La firma dell’azione, direttamente in home page, ossia Moroccan Islamic Union Mail. Si tratterebbe di un gruppo di hacker che è uscito allo scoperto mesi addietro, violando diversi siti israeliani, ma anche in Sud Africa e negli Stati Uniti prima di prendere di mira l’Italia.

Un avvertimento, quello lanciato dal gruppo fondamentalista con un messaggio in inglese: «Non vogliamo mostrare i muscoli – scrivono gli hacker – vogliamo solo portare il nostro messaggio in tutto il mondo per far scoprire la verità. E per il fatto che la si debba approfondire, ti invitiamo a guardare attentamente questo video per scoprire da solo quale è la verità».

Nessun inno alla jihad o immagini truculente. Forse, ed è forse questo il fatto più grave, anche per renderlo più accattivante e per incuriosire i nostri ragazzi. I n effetti il messaggio, scritto in un inglese un po’ maccheronico indurrebbe a pensare di essere davanti a una azione dimostrativa. Risultava bloccata infatti solo la home page del sito del comprensivo di Scandicci, mentre accedendo alle altre pagine (home compresa) dai motori di ricerca, il sito era ancora funzionante. L’attacco hacker è al vaglio delle forze dell’ordine, che proveranno a capire da dove sia partito.

Appare difficile però trovare una pista, visto che i pirati informatici nascondono abitualmente il loro indirizzo Ip, in modo da non essere identificati. Il video posto a corredo dei messaggi è in rete fin dal 2010, è correntemente su youtube, ed è stato utilizzato anche per altri due assalti : 18 minuti di spezzoni a sfondo religioso dove compare anche papa Benedetto XVI e si sostiene la tesi che Maometto, citato anche nella Bibbia, sia stato l’unico vero profeta dell’umanità. Stavolta è toccato alla scuola di Scandicci. Ieri sera le pagine web erano ancora sotto scacco.

Un episodio da non sottovalutare, al pari di quelli verificatisi nei primi giorni di febbraio in provincia di Salerno; è probabilmente uno dei segni che testimoniano come anche il nostro Paese sia in questo momento sotto attenzione. E con i venti del fondamentalismo che spirano in Libia, non c’è niente di peggio che alzare la tensione.

PARLA FORZA ITALIA -  Sul caso è intervenuto Tommaso Villa, consigliere regionale di Forza Italia, e vicepresidente della Commissione Istruzione e immigrazione del Consiglio regionale“Ancora ora – nel primo pomeriggio – chi digita sui motori di ricerca “Istituto comprensivo Scandicci” – si imbatte nel messaggio degli hacker fondamentalisti islamici. Impossibile non dirsi allarmati e preoccupati per la violazione del sito, a maggior ragione perché quello di un istituto scolastico. Sapere che una scuola del nostro territorio è divenuta obiettivo, per ora e per fortuna solo telematico, deve scuotere tutti e richiamare all’importanza dell’azione di prevenzione contro ogni minaccia. E’ chiaro quindi che alle iniziative per contrastare l’avanzata dell’ISIS è necessario affiancare, rafforzandoli, gli interventi sulla rete internet, canale sul quale i terroristi si presentano ferrati e organizzatissimi”.