REDAZIONE FIRENZE

E' caccia agli hacker islamici. "Hanno colpito dall'estero"

Indagini serrate sull’intrusione nel sito della scuola / HACKER ISLAMICI VIOLANO IL SITO DI UNA SCUOLA / IL SINDACO: "SEGUIAMO LA VICENDA CON MASSIMA ATTENZIONE" / LA PROCURA: "CERCHIAMO CHI E' STATO" / IL COMMENTO DEL QUESTORE: VIDEO

Il sito della scuola di Scandicci come si presenta dopo il blitz degli hacker

Firenze, 17 febbraio 2015 - CI VUOLE una conoscenza informatica «elevata» – parola del questore di Firenze Raffaele Micillo -, per «bucare» un sito e far proseliti per il profeta Maometto. E tutto questo fa ancora più effetto se per un giorno e mezzo, complici esigenze di indagine, invece che le comunicazioni dell’Istituto Comprensivo Scandicci 1 sugli orari dei bambini, dalla materna fino alle medie nel quartiere di Vingone, rimbalza un filmato di quasi venti minuti firmato dal M.I.U.M., Moroccan Islamic Union Mail. Una sigla già nota agli investigatori per altri attacchi simili a siti internet e per le sue azioni di propaganda.

Così, anche se si cerca di non creare allarmismo, puntando sulla casualità del destinatario, a Scandicci e dintorni ci si interroga per capire se davvero gli hacker hanno colpito a caso. In un plesso del Comprensivo scandiccese finito nel mirino del M.I.U.M., ad esempio, si tengono lezioni di arabo, ma anche su questo punto gli inquirenti non trovano il nesso. Il sito della scuola, come tutti quelli «figli» del Ministero della pubblica istruzione, è targato con l’estensione .gov, dunque assimilabili al nostro governo: davvero era più facile da colpire rispetto ad altri? Sì, secondo anche la procura, che comunque ha aperto un fascicolo perché il reato, aldilà delle finalità del gruppo islamico, c’è: accesso abusivo a sistemi informatici.

Secondo gli investigatori, gli hacker si trovano all’estero, presumibilmente proprio nei paesi arabi, ma saranno le indagini, affidate ai carabinieri della compagnia di Scandicci, a dover risalire alla loro ubicazione. Tra le reazioni che la violazione del sito ha scatenato, cìè anche quella del sindaco di Scandicci, Fallani: «Seguiamo la vicenda con la massima attenzione e in collaborazione con le forze dell’ordine, che hanno ricevuto fin da subito la denuncia dell’Istituto scolastico, ma ci sentiamo di dire che non si tratta di un attacco mirato né alla città né alle nostre scuole. E’ importante ribadirlo per la serenità delle famiglie». Sulla stessa sintonia il questore di Firenze, Raffaele Micillo, che assicura, alla luce anche di quanto sta accadendo nel mondo, di aver «alzato il livello di attenzione». Circa un mese fa in Toscana c’era stato un attacco islamista, con modalità simili, al sito viareggiocinema.com, dedicato agli spettacoli in Versilia e alla loro programmazione. In questo caso, in diretto riferimento alla vicenda di Charlie Hebdo con frasi di critica alle vignette della pubblicazione satirica. La polizia ha stabilito che l’attacco proveniva dall’Inghilterra e attivò una rogatoria internazionale. Sempre nello stesso periodo ci furono incursioni simili ad altri siti italiani, alcuni dei quali proprio a firma M.I.U.M.