Firenze, 21 marzo 2016 - Sono tre le vittime toscane dell'incidente di Tarragona, in Spagna, dove un pullman di studenti che partecipano al progetto Erasmus ha sbandato finendo contro un auto. Al momento, tra le 13 vittime (tutte ragazze) ci sono sette italiane e in questo tragico elenco ci sono una ragazza di Firenze, Valentina Gallo, 22enne iscritta alla facoltà di Economia, Elena Maestrini, 21 anni, di Bagno di Gavorrano, frazione di Gavorrano in provincia di Grosseto (quest'ultima è stata estratta viva dal pullman, ma è morta nella notte a causa delle gravissime ferite) e Lucrezia Borghi, di Greve in Chianti. Di Lucrezia per molte ore non si sono avute notizie, poi la tragica notizia della morte.
Bandiere in segno di lutto esposte da Palazzo Vecchio e Palazzo Medici Riccardi, per la tragedia di Tarragona. «È un giorno di improvviso e profondo dolore per la città di Firenze che abbraccia la famiglia di Valentina. Ai suoi cari e al rettore dell'università esprimo il mio personale cordoglio», ha commentato il sindaco di Firenze, Dario Nardella. Il sindaco in mattinata ha avuto un colloquio telefonico con il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, e il rettore di Firenze, Luigi Dei.
Il pullman stava riportando a Barcellona il gruppo che tornava da Valencia dopo una notte al tradizionale festival dei fuochi d'artificio. Intorno alle 6 del mattino, sull'autostrada che collega la Catalogna con la Francia, all'altezza di Tarragona, si è scontrato frontalmente con un altro veicolo che viaggiava in direzione opposta. E' stata una strage.
"Ci ha lasciato nella incredulità e nella disperazione la notizia della morte di Elena. Lo abbiamo appreso dai familiari rimasti a Gavorrano, mentre i genitori sono già in Spagna" a Tortosa "dove è stato allestito un centro per accogliere i familiari. E' già pronta l'ordinanza per dichiarare il lutto cittadino, non appena sapremo dall'unità di crisi quando la salma della ragazza rientrerà in Italia". Lo dice Elisabetta Iacomelli, il sindaco di Gavorrano (Grosseto).
Parole di cordoglio anche da Luigi Dei, rettore dell'Università di Firenze: "Oggi è un giorno molto triste, è una tragedia che ha colpito duramente l'ateneo di Firenze. Attendiamo notizie che si rincorrono con un senso di pena indicibile. In segno di lutto tutte le iniziative in programma per oggi sono annullate e rinviate a data da destinarsi". Il rettore dell'ateneo fiorentino oggi ha tenuto una cerimonia con un minuto di raccoglimento per le studentesse vittime dell'incidente a Tarragona. Dei, che ha citato una poesia di Pablo Neruda sulla morte, ha ricevuto una telefonata di cordoglio dal sindaco Dario Nardella. Alla cerimonia ha preso parte anche il vicepresidente della Regione Toscana Monica Barni che ha detto di volersi "unire al cordoglio per queste giovani vittime di tante nazionalità diverse. Con loro abbiamo perso un tassello di futuro e della generazione Europa".
Anche dal presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, arriva un messaggio di cordoglio alle famiglie delle ragazze toscane morte nello schianto dell'autobus degli studenti Erasmus in Catalogna, e un abbraccio "ai parenti, amici e ragazzi che stanno ancora lottando in ospedale, sperando che l'elenco delle vittime non si allunghi ulteriormente. E' un giorno carico di dolore e una tragedia assurda: un dolore e una pena indicibili amplificati dalla giovane età' delle vite spezzate". Cosi' il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi che annuncia che a seguito della tragedia in cui "la Toscana è stata colpita duramente, la Regione listerà a lutto le proprie bandiere".
VOLEVANO RESTARE IN SPAGNA PIU' A LUNGO - Appena sabato mattina, le studentesse toscane coinvolte nell'incidente di Tarragona avevano scritto all'università di Firenze per chiedere di poter prolungare di un mese, fino a luglio, il programma Erasmus in modo da poter sostenere alcuni esami. La lettera di richiesta, via e-mail, è stata mostrata ai giornalisti dal rettore Dei.
Lutto alla Città Metropolitana - "Esprimo il mio personale dolore e quello di tutta la Città Metropolitana di Firenze per la tragica scomparsa delle studentesse Lucrezia Borghi di Greve in Chianti e di Valentina Gallo, di Firenze. Ci stringiamo intorno ai loro familiari e a quelli delle altre famiglie italiane le cui figlie, come Elena Maestrini, di Gavorrano, sono tra le vittime": il sindaco Dario Nardella ha fatto listare a lutto Palazzo Medici Riccardi, sede della Città Metropolitana di Firenze, con le bandiere a mezz'asta.
La madre di Valentina Gallo (che insegna al liceo classico Niccolò Machiavelli a Firenze) doveva andare a trovare la figlia in Spagna nei prossimi giorni. A dirlo è la madre di un suo allievo, Mariagrazia Internò: "Lo aveva detto in classe ai suoi alunni, me lo ha raccontato mio figlio: aveva detto che sarebbe stata via alcuni giorni per andare a trovare sua figlia in Erasmus".
Bandiere listate a lutto e a mezz'asta a Greve in Chianti, la cittadina dove viveva Lucrezia Borghi. Ma per il giorno dei funerali - la data ancora non c'è -, il Comune ha anche deciso che i negozi dovranno stare chiusi. "Lucrezia - spiega il sindaco Paolo Sottani - era una ragazza spensierata, allegra, vitale, conosciuta nel capoluogo per la sua attiva partecipazione alla vita sociale e parrocchiale. Ha lasciato un vuoto immenso. Siamo vicini alla famiglia, ai genitori, al fratello, ai nonni ai parenti e agli amici, a chiunque conoscesse e amasse questa splendida ragazza, studentessa modello, che la nostra comunità ricorderà sempre e che rappresenta una colonna, purtroppo spezzata, del nostro futuro". Il Comune rivolge le sue condoglianze alle famiglie di tutte le vittime dell'incidente. Lucrezia Borghi, avrebbe compiuto 22 anni il prossimo ottobre.
Lucrezia, lo strazio dei nonni. "Ci aveva telefonato dicendo che stava bene a Barcellona però senza dirci altro. Ma tanto si sapeva che per Pasqua sarebbe rientrata a casa e l'avremmo vista. Invece non tornerà più. Siamo disperati. Sappiamo solo che è morta con le sue amiche con cui studiava". Così Franco Borghi, 83 anni, il nonno paterno di Lucrezia Borghi. "Fino a ieri sera sapevamo che era coinvolta in un incidente in Spagna, e nulla di più - aggiunge - Poi nella notte mio figlio e mia nuora sono stati avvisati che era morta e così sono partiti". Un'auto del ministero degli Esteri ha raggiunto Greve in piena notte e ha condotto i genitori di Lucrezia in Spagna. «Ora per riaverla qui, mi hanno detto che bisogna aspettare", prosegue Franco Borghi. "Lucrezia era buona e studiosa - dice ancora - Le piaceva fare dottrina", catechismo, "ai bambini" della parrocchia. A Greve vivono anche le due nonne. Una, molto anziana, nella stessa sua casa, nel centro del paese. Qui da stamani si recano parenti e conoscenti per avere notizie dirette dagli altri familiari (i genitori sono in Spagna).
"Le vostre ragazze erano felici lì". "Se vi state chiedendo se avete sbagliato a farci partire, a lasciarci da sole in una grande città straniera... Posso dirvi che le vostre ragazze erano felici lì..". È un post di Francesca, una delle studentesse fiorentine tornate venerdì scorso dalla Spagna per problemi familiari, che sembra rivolgersi ai genitori delle amiche morte sul bus navetta. "Ogni mattina uscivamo di casa entusiaste, lo stavamo facendo perché volevamo qualcosa in più per il nostro futuro.. Quindi no, non avete sbagliato», aggiunge la ragazza che poi rivolge "Un pensiero per le famiglie".
Il cordoglio dell'arcivescovo Betori. L'arcivescovo di Firenze, cardinale Giuseppe Betori, a nome anche di tutti i vescovi della Toscana riuniti oggi in assemblea, esprime il cordoglio e il dolore per le giovani vittime dell'incidente avvenuto in Catalogna. "Partecipiamo al profondo dolore ed esprimiamo la nostra più affettuosa vicinanza alle famiglie colpite dalla grave perdita di queste giovani vite, rivolgendo un pensiero anche a coloro che sono rimasti feriti nell'incidente - scrive Betori -. Assicuriamo la nostra preghiera perché il Signore consoli i genitori e dia conforto ai loro cari in questo momento terribile, una tragedia che ci vede particolarmente coinvolti e colpiti perché fra le vittime ci sono ragazze di Firenze e della Toscana".
Il direttore dell’Agenzia Nazionale Erasmus INDIRE, Flaminio Galli. "L’Agenzia Nazionale Erasmus INDIRE esprime la propria vicinanza ai familiari delle vittime dell’incidente in Spagna, una sciagura che addolora tutto il Paese. Questa tragica fatalità non può e non deve fermare il grande sogno dell’Erasmus, un programma di speranza e apertura, particolarmente utile e significativo in una fase storica in cui alcuni vorrebbero tornare ad alzare confini e steccati. Infatti i dati dimostrano che, con la mobilità di studenti e docenti, si rafforza la comune identità europea, migliora la preparazione individuale e si favorisce l’occupazione dei partecipanti”.