Firenze, 7 novembre 2015 - Caro direttore, il crollo della gru nel cantiere della tramvia a Firenze è stato, secondo me, un fatto gravissimo. Non importa che non ci siano state vittime: è stato solo un caso! Chi sono i responsabili? Bisogna intervenire per far sì che certi grandi lavori, già fonti di grossi disagi per i cittadini, non mettano a rischio la vita.
Paolo Bianchi, Pisa
l fatto è grave e sbaglia chi pensa a minimizzare solo perché stavolta non c’è scappato il morto. Le leggi esistono, i protocolli sulla sicurezza si sono perfezionati, le aziende pagano fior di quattrini per non rischiare, ma ancora non si riesce a evitare incidenti del genere. Addirittura dallo scorso anno sono aumentate le vittime nei cantieri, nonostante siano diminuite le denunce d’infortunio complessive. Cercando di capire, è come se la tutela del lavoratore venisse garantita fino a una certa soglia di pericolo. Se si va oltre, si aprono voragini, cadono gru e trivelle. E si può anche morire. Non si può essere sorpresi se ti cadono in testa 120 tonnellate d’acciaio, non ci si può mettere più di un giorno per capire cos’è successo in mezzo al traffico. Chi ha responsabilità, a qualsiasi titolo, non se la può cavare con la solita parola magica, quella che copre tutto: fatalità. La vigilanza è per tutti un imperativo morale, specialmente nei grandi cantieri dove si mette in gioco la vita per colmare storici (e colpevoli) ritardi infrastrutturali.