di EVA DESIDERIO
Firenze, 21 giugno 2012 - A PITTI le sorprese non finiscono mai. Dopo una giornata d’attesa svanita nel nulla, con una ressa di giornalisti e fotografi rimasti a bocca asciutta davanti all’hotel L’O di Sandro Fratini, la discussa consigliera regionale della Lombardia Nicole Minetti si è materializzata ieri sera alle 21 al party organizzato dal negozio Rifle J-Site al locale Summer Suite sul lungarno Colombo. All’improvviso, come una bomba, la strana coppia Minetti-Fabrizio Corona ha guadagnato la scena con duetti al pianobar, battute, risate. Corona la chiama onorevole poi, ancora ridendo a più non posso, le dedica con complicità ‘Comprami’, di Viola Valentino.
Martedì notte allo Sferisterio per la festa del lancio di Barracuta come marchio eletto del gruppo WP Lavori in Corso, in mezzo a tanti giovani è spuntato Beppe Grillo e ha cominciato a rispondere a raffica alle domande di fan e simpatizzanti. «Prima siamo andati a cena insieme e poi Beppe, che è nostro amico da tanto tempo, è venuto alla festa», racconta Cristina Calori presidente di WP.
C’è il nuotatore Frederick Bousquet allo stand di Hom, c’è Elisabetta Gregoraci con Enzo Fusco e la bella Aida Yespica (FOTO) da Swet Years. Il divo di CSI, Gary Dourdan, suona il suo primo brano per Lorenzo Nencini di U.S.Polo Assn. Il marchio fiorentino Ottod’Ame ha convocato al suo party la band made in UK We have a band. E il popolo del fashion si scatena.
Mentre Pitti Uomo va avanti. «Mi piaceva l’idea di tornare a casa, in Italia dopo le molte presentazioni a Parigi, e Firenze è il luogo ideale in questo momento per espimere la mia creatività», dice Delfina Delettrez Fendi, in mezzo ai suoi gioielli anatomici alla Galleria Antonella Villanova a Palazzo Ricasoli.
«Anche noi siamo voluti tornare con la nostra seconda collezione maschile qui, dopo il debutto di gennaio», raccontano Maria Grazia Chiuri e Pierpaolo Piccioli, direttori creativi della maison Valentino che ieri sera hanno sfilato le loro giacche camouflage nella Limonaia di Zanobi del Rosso a Boboli. «Firenze è la culla dell’umanesimo che ben rappresenta l’umanesimo personale dell’uomo contemporaneo, e in questa città culla della tradizione sartoriale della moda italiana riusciamo a raccontare la nostra filosofia stilistica». Insomma, tutti a Firenze. Anche il marchio inglese Peter Pilotto ha accettato l’invito come guest designer per Pitti W, il salone delle precollezioni al femminile. «Con Firenze abbiamo un gran feeling — spiegano sorridenti Peter Pilotto e Christoper De Vos, anime del brand — e veniamo spesso da Londra qui in città».
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