Ilaria Ulivelli
Cronaca

Scuole chiuse per la visita del Papa. Boom di fedeli, 80mila allo stadio

Messa al Franchi il 10 novembre. Sicurezza e traffico: ecco il piano

Papa Francesco (Ansa)

Firenze, 6 settembre 2015 - Per la messa del Papa allo stadio, il 10 novembre, si aspettano 80mila persone. Ovvero il doppio di quando lo stadio è stracolmo come ormai da tempo non succede per il calcio e come per i recenti concerti di Vasco Rossi: non basterà il massimo della capienza per Francesco. E chi non entra, resterà fuori, instradato in un serpentone ordinato su più direttrici, da sette chilometri di transenne. Sarà il giorno della pacifica invasione di Firenze e dei dolori del Campo di Marte: 80mila persone sono davvero tante su una popolazione complessiva che a Firenze non supera le 350mila unità.

Una task force del Comune è già al lavoro, guidata da Francesca Santoro, direttrice dell’Ufficio del sindaco, dove convoglieranno tecnici della mobilità, polizia municipale, dirigenti del suolo pubblico e personale dei servizi tecnici. Nel pool anche Mario Benotti, consigliere del sindaco per i rapporti con le confessioni religiose. Palazzo Vecchio ipotizza di chiudere le scuole il 10 novembre, nel giorno di Papa Francesco, il clou delle cinque giornate sante, con il convegno ecclesiale nazionale che si svolge ogni dieci anni e che si terrà a Firenze dal 9 al 13 novembre, con la presenza di oltre 3.000 congressisti. Chiudere le scuole significa dare la possibilità alle famiglie di partecipare a una storica giornata di festa cattolica, ma soprattutto vuol dire alleggerire il traffico in un giorno in cui rischia di collassare.

Per questo il sindaco ha varato il modello Mondiali di cliclismo del settembre 2013. Chiedendo la massima collaborazione di tutti i fiorentini. "Perché, soprattutto il 10 novembre, ci si muova a piedi o in bicicletta, lasciando l’auto a casa", dice Dario Nardella. Sarà potenziato il trasporto pubblico: più bus Ataf e più treni.

Il modello organizzativo dei Mondiali di ciclismo registrò un successo senza precedenti nel settembre 2013, con traffico ridotto ai minimi storici. L’organizzazione dell’evento costerà alle casse del palazzo oltre 400mila euro. Per questo la macchina comunale è già al lavoro alla ricerca di finanziamenti e sponsor.

Già avviati i rapporti con la prefettura e con la gendarmeria vaticana. Per ovvi motivi di sicurezza, la città sarà blindata secondo il codice della massima sicurezza antiterrorismo – come per il vertice bilaterale con la cancelliera tedesca Merkel e come per la visita del premier israeliano Netanyahu – ma si tratterà di una blindatura discreta. Anche se i tiratori scelti, i cecchini, saranno sui tetti delle zone rosse – off limits – delimitate da transenne tra il centro e Campo di Marte, a partire dall’8 novembre.