Firenze, 1 marzo 2013 - Ha studiato Scienze Politiche a Firenze, con passione. Ha mollato quando ha capito che per avere un lavoro doveva ricominciare da un’altra parte. Nel suo caso una gelateria a Venezia.
Eccola la storia di Viola Tesi, 24 anni, grillina "anomala" visto che in un solo giorno ha raccolto oltre 120mila adesioni alla sua petizione: quella con cui chiede a Grillo di fare un accordo con Bersani per consentire la nascita di un governo. E così con poche, garbate, righe ha scatenato uno tsunami interno ai Cinque Stelle. I suoi toni educati, ma precisi, hanno subito catturato l’attenzione dei media: il web l’ha incoronata prima e processata poi (almeno sul fronte dei grillini più accesi), le tv se la sono contesa a tempo di record. Ieri sera l’ha spuntata Santoro col suo Servizio Pubblico, mentre Gad Lerner è stato costretto a incassare un rifiuto.
Viola, lei non è una militante doc, si è definita solo una che ha votato per Grillo, cos’ha combinato?
«Ho scritto quello che pensavo e che, evidentemente, condividono in molti, viste le migliaia di adesioni. Per fare accordi punto su punto con qualcuno bisogna che, prima, ci sia un accordo di governo. Ho chiesto a Grillo di provare ad ascoltare».
Visti i precedenti delle ‘epurazioni’ una mossa coraggiosa. Qualcuno del Movimento l’ha contattata?
«No. Non mi considerano una del Movimento».
Ed è così, vero?
«Certo. Ma il dato di fatto è che non sono da sola. Siamo in tanti ad aver firmato quella richiesta. E non tutti quelli che hanno votato per Grillo fanno parte del Movimento».
L’hanno accusata di essere un’infiltrata del "partito pirata" che ha sempre voluto danneggiare Grillo e i suoi ...
«Ho votato per il M5S con convinzione e ho fatto una semplice richiesta, mi aspetto che ora chi andrà in Parlamento si comportino con responsabilità e rispetto nei confronti degli elettori».
In cosa sta sbagliando Grillo?
«Continua con i toni della campagna elettorale, pensa solo a distruggere. Questo, invece è il momento della costruzione. Abbiamo tutti bisogno che questo Paese vada avanti».
Nel programma del Movimento 5 stelle, però, non si parla di alleanze, anzi.
«Mai pensato ad alleanze o a una fiducia a occhi chiusi: ho indicato delle priorità come la legge elettorale, il conflitto d’interessi, una legge contro la precarietà. Obiettivi precisi che fanno parte del programma».
Ma dopo queste 24 ore di fuoco voterebbe ancora per Grillo?
«Dipende da come si comporteranno nei prossimi giorni: siamo in parecchi, mi pare, a pensare che Grillo dovrebbe smetterla con i suoi soliloqui e dovrebbe invece imparare a dialogare con gli altri. In quella petizione si parla della disponibilità a cercare un minimo comune denominatore».
di Paola Fichera
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