Ospiti rom, la rivolta di Sorgane: "Via quegli sfollati dalla foresteria"

Urla, tensione e spintoni: assemblea incandescente al circolo Arci

Incandescente assemblea di ieri al circolo Arci di Sorgane (foto Giuseppe Cabras/New Pressphoto)

Incandescente assemblea di ieri al circolo Arci di Sorgane (foto Giuseppe Cabras/New Pressphoto)

Firenze, 9 settembre 2015 - Sorgane alza la voce e dice basta. Al degrado, all’incuria e, soprattutto, alla presenza delle circa cento persone di origine rom ospitate alla foresteria Pertini. Ieri pomeriggio erano oltre quattrocento i cittadini che hanno partecipato alla movimentata assemblea tenutasi al circolo Arci e organizzata dal comitato nato intorno ad Alessio Di Giulio.

Presenti molti esponenti politici, l’assessore alla casa del comune di Firenze, Sara Funaro, il presidente del quartiere tre, Alfredo Esposito, il sindaco di Bagno a Ripoli, Francesco Casini. Ma anche rappresentanti dell’opposizione, come ad esempio i consiglieri regionale Giovanni Donzelli e Jacopo Alberti.

Il tema del confronto è stato la presenza all’interno della struttura di accoglienza degli ex occupanti della Querce, sgomberata lo scorso 12 agosto. I cittadini hanno chiesto maggiore attenzione alle istituzioni per un "rione ormai abbandonato a se stesso, dove è ormai complicato vivere e all’interno del quale il numero di furti è aumentato in modo significativo. Prima abbiamo avuto i profughi, ora i rom. Credo che Sorgane abbia già dato. E molto".

Ma soprattutto il comitato ha chiesto che la foresteria torni ad essere un luogo di scambio e di incontro. E non una struttura per l’accoglienza. "Questo non è possibile – ha sottolineato l’assessore Sara Funaro –. Ma posso garantire che queste persone, sgomberate dalla Querce, se ne andranno il 31 ottobre. La Pertini verrà usata, come sempre, per l’emergenza freddo, per dare cioè un riparo ai molti senzatetto della città. I controlli delle forze dell’ordine sono aumentati e non mi risulta che ci siano più furti".

L’assemblea, che era stata calda fin da subito, è diventata incandescente quando è stato dato il microfono a Marcello Zuinisi. Subissato immediatamente di fischi, non appena ha preso la parola, il legale rappresentate del sito Nazione Rom ha sottolineato che "siamo tutti esseri umani e abbiamo tutti diritto ad una casa". Una frase apparsa ad alcuni come una vera e propria provocazione, alla quale alcuni cittadini hanno risposto ricordando i problemi legali dello stesso Zuinisi. Da lì alle spinte il passo è stato breve. E per fortuna il pronto intervento degli uomini della Digos ha evitato che il confronto trascendesse in una vera e propria rissa. Un episodio isolato durante un confronto importante tra istituzioni e cittadini.

"Il dialogo nato stasera non finisce qui – ha ricordato Alfredo Esposito –. Ci saranno altri momenti di confronto, perché è giusto, anzi indispensabile, ascoltare la voce dei nostri cittadini".

Lo stesso Zuinisi parla di "odio scatenato dal razzismo, la diffusione di false informazioni da parte di esponenti politici amplificate dagli organi di stampa, le illegalità in atto all'interno dei progetti istituzionali promossi dal Comune di Firenze in concorso con Caritas e Cooperativa il Cenacolo, hanno fatto da contorno ad un episodio gravissimo verificatosi all'interno ed all'esterno dell'assemblea tenutasi nel Centro Sociale di Sorgane in Via del Tagliamento" e sostiene che "nella Foresteria Pertini non c'è un solo Rom presente tra gli ospiti". Infine, riguardo all'aggressione, Zuinisi riferisce di "grida e ululati razzisti da parte di decine di persone non appena udita la parola Rom" e di "aggressione fisica da parte di appartenenti dell'organizzazione Casa Pound", "aggressioni poi continuate all'esterno".

Christian Campigli