Firenze, 7 ottobre 2015 - I tassisti fiorentini saranno in sciopero mercoledì 21 ottobre. La decisione viene dalla riunione delle sigle dei taxi. Rimane anche lo stato di agitazione. "In seguito agli ultimi sviluppi della trattativa con l’amministrazione comunale, l’assemblea generale dei tassisti fiorentini considera definitivamente calpestata la dignità dei lavoratori del settore, a causa di un iperdecisionismo fine a se stesso. Gli operatori del settore avevano offerto la propria disponibilità ad investire oltre un milione di euro per risposte immediate alle criticità della mobilità e accettato di subire, pur considerandolo inutile ed immotivato, il più grande aumento di licenze nella storia dei taxi fiorentini": questo dicono i tassisti in un documento inviato ai mass media.
Lo sciopero creerà evidentemente disagi. Ma intanto è già agitazione, con disservizi per il taxi a chiamata. Le centraline telefoniche dei taxi sono in occupato fisso da ore, nel giorno della rottura delle trattative sull'aumento delle licenze in città tra Comune ed auto bianche. Non si tratta però di un guasto: gli esercenti del servizio taxi, terminata l'assemblea nella quale è stato deciso di indire lo sciopero per il 21 ottobre, come ha spiegato Claudio Giudici, presidente del 4390, una delle due cooperative dei tassisti fiorentini, "non vogliono accettare le richieste che arrivano alle centraline, e questo manda in tilt tutto il sistema radio". La forma di protesta, ha spiegato ancora, "non è stata decisa in seno all'assemblea di questo pomeriggio: è spontanea, sono i tassisti stessi che hanno deciso di regolarsi così".
Il 4390 comunica che per l'agitazione in corso è stato istituito un numero dedicato per disabili, donne incinte, chiamate da e per l'ospedale e over 70. Il numero è 055.4361904.
Il comunicato poi continua: "Non sono i tassisti a far saltare per dieci licenze una trattativa che sembra più uno spot che non una reale soluzione, ma Palazzo Vecchio, che con questo atto si assume la responsabilità di deridere dei lavoratori che hanno visto notificarsi a mezzo stampa la decisione di aumentare le licenze, trovatisi nel corso del confronto una deliberazione di Giunta, accusati di fare “servizi irregolari ed inopportuni” che invece sono perfettamente legali e addirittura promossi nel tempo dall’Assessorato allo sviluppo economico".
Da qui la proclamazione dello sciopero: "Oggi, siamo arrivati alla goccia che ha fatto traboccare un vaso già colmo. In merito a quanto affermato dall’assessore Giovanni Bettarini in relazione a concessioni alla Categoria, occorre precisare che esse non sono altro che quanto dovuto per legge ai tassisti ed alla città. Alla luce di tutto ciò, i tassisti fiorentini, ribadendo il proprio stato di agitazione, proclamano uno sciopero per il 21 ottobre prossimo e danno mandato alle proprie rappresentanze di mettere in atto tutte le azioni volte a ripristinare la legalità nel settore.
Il comunicato è stato firmato da Uritaxi Firenze, Unica Taxi, Cgil Sitafi Federtaxi, Cisal Confartigianato, Taxi Firenze, Uil Trasporti.
LA RISPOSTA DEL COMUNE
Se i tassisti fiorentini daranno concretamente vita allo sciopero annunciato per il 21 ottobre, il Comune di Firenze ritirerà la sua piattaforma di trattativa in 12 punti: l'effetto principale di questa 'mossa', sarà quello di far sì che vengano attivate 100 licenze fisse, e non più 70 fisse e 30 temporanee, come ottenuto in sede di confronto con Palazzo Vecchio dalle auto bianche. È quanto si spiega da Palazzo Vecchio dopo l'annuncio dello sciopero. Le nuove licenze rilasciate resteranno comunque vincolate ad auto elettriche, così come annunciato dal Comune nelle scorse settimane.