Firenze, 02 novembre 2010 - Partiamo il 2 novembre, nel giorno dei morti. Non è un caso, ma una provocazione». Va in onda oggi alle 23,30 su Canale10 la prima puntata di "Ululati Tv Show " (la regia è di Simone Cartaginese, con l’aiuto di Barbara Pelosi, Rita Paoli e Marco Cioni) la nuova trasmissione televisiva in cui il fiorentino Giancarlo Passarella, classe 1959, da sempre entusiasta animatore musicale he un tempi si autodefiniva ‘Assessore del rock’. "Ululati Tv Show" andrà in onda ogni martedì alle 23, 30, con replica il sabato alle 19,15. Lo show di debutto, è stasera dedicato a Jacopo Meille, il vocalist fiorentino dei Tygers Of Pan Tang, la band inglese che, con Iron Maiden, Saxon e Def Leppard ha dato il via alla new wave of british heavy metal.
«Ho scelto di partire da Jacopo perché se lo merita: è l’unico fiorentino a cantare in una affermata band inglese —, spiega Passarella —. A Canale 10 presenterà in anteprima il dvd che uscirà in tutto il mondo a Natale. L’ultima puntata è invece dedicata agli AltroQuando, un gruppo di diciottenni dell’Istituto d’arte di Firenze a cui una compagna di classe, la regista Francesca Pozzi, ha girato un bel videoclip». Nel mezzo ci sono tante giovani band italiane che meritano di essere conosciute».
Continuano anche i suoi programmi in radio?
«25 anni fa promuovevo su Rai Stereo1 la scena rock, a cui oggi dedico le trasmissioni “Il re del gancio” che vanno in onda su 108 radio (103 in Italia e 5 all’estero). A differenza di quanti speculano sulle passioni dei ragazzi, le trasmissioni sono gratuite per le radio e per l’artista».
La stessa formula viene proposta su Canale 10?
«Anche in questo caso la trasmissione è gratuita, ma ogni puntata è monografica. Ho scelto Canale10 perché si è dimostrata realmente interessata. E poi è un modo per dare il mio piccolo contributo a rendere viva un’emittente storica fiorentina che non viaggia in ottime acque».
Come è la scena musicale fiorentina attuale?
«Ci sono circa 90 di gruppi attivi. Una miseria, se si pensa che 25 anni fa ce n’erano 700. Il bello è che, anche se la tecnologia offre un po’ a tutti la possibilità di realizzare cd a poco prezzo, poi nessuno o quasi ne sa niente. Spero che questo esperimento possa dare una prospettiva a quanti iniziano a vivere il loro sogno rock».
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