Firenze, 26 giugno 2014 - "Il futuro di Cuadrado? E' un caso difficile, ma farò di tutto per cercare di tenerlo. Confermo e assicuro a tutti che è il mio primo obiettivo. Non ci sono cifre prestabilite per venderlo o no, non abbiamo parlato con nessuno". Parola di Andrea Della Valle, patron della Fiorentina.
Cuadrado è stato riscattato dalla Fiorentina (era in comproprietà con l'Udinese) per oltre 21 milioni di euro (6,5 milioni pagati dodici mesi fa per il 50 % del cartellino, 15 milioni per l'altro 50%)
Intervenendo a margine dell'assemblea dei soci e poi del consiglio di amministrazione della società viola, Della Valle poi annuncia che la squadra sarà rinforzata per continuare a essere competitiva: "Con due o tre ritocchi la squadra sarebbe super, stiamo lavorando per questo, Pradè e Macia sono bravi. Abbiamo tanti giovani che Montella valuterà a Moena e poi finalmente avremo Rossi e Gomez. Certo, dovremo sfoltire un po' la rosa. Soprattutto per quei giocatori che non rientrano più nei piani di Montella. Pizarro? Quando tornerà dalle vacanze troveremo un accordo per rinnovare il contratto di una stagione".
L'obiettivo per la prossima stagione è sempre quello di poter tornare in Champions League, anche se il patron preferisce tenere un profilo basso: "I nostri obiettivi sono sempre gli stessi. Cercare di stare tra le prime sei anche perché non è che Milan e Inter falliscono sempre. Però, dobbiamo stare lassù, in alto". Della Valle poi annuncia una novità che potrebbe essere fondamentale per il futuro della Fiorentina: "In questo mese ci dovremo incontrare con il nuovo sindaco in modo ufficiale, e parleremo del nuovo stadio. Vedremo cosa uscirà fuori".
Della Valle parla anche del fallimento dell'Italia al Mondiale in Brasile: "Mi dispiace per Abete, che ha dato tanto in questi anni, persona molto seria, come Prandelli, ma quando arrivano questi fallimenti è giusto assumersi le responsabilità. Balotelli? Con l'Inghilterra era Supermario, poi tutti gli hanno dato le colpe di tutto".
Infine, un pensiero speciale al tifoso del Napoli Ciro Esposito, morto ieri dopo essere stato colpito il 3 maggio da una pallottola (durante scontri tra tifosi napoletani e giallorossi) la sera della finale di Coppa Italia tra Napoli e Fiorentina all'Olimpico: "Un giorno triste per il calcio, noi siamo stati coinvolti indirettamente, siamo vicini alla famiglia e facciamo loro le nostre condoglianze. Da queste tragedie dobbiamo ripartire e fare il bene del calcio italiano"
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