Firenze, 12 maggio 2017 - Lutto nel mondo dello sport fiorentino: è morto a Firenze, città di cui era originario, Silvano Basagni, per un ventennio elemento di punta della nazionale italiana di tiro a volo in azzurro vinse il bronzo olimpico a Monaco 1972, nella gara di "fossa" vinta dall'altro azzurro Angelo Scalzone.
Basagni è morto all'età di 78 anni. E' stato anche ct della Nazionale, poi ha lavorato come tecnico per conto proprio: Andrea Benelli, fiorentino anche lui, attuale ct della nazionale di skeet e medaglia d'oro ad Atene 2004, svolse proprio con Basagni tutta la preparazione per quei Giochi, «e quindi - dice - quella medaglia che ho vinto in Grecia è anche di Silvano». Medaglia che, tra l'altro, a Benelli è stata rubata insieme al bronzo di Atlanta 1996 e ad altri cimeli.
Benelli lo ricorda con affetto e gratitudine: «Basagni è stato un grande personaggio sportivo per tutto il movimento azzurro del tiro ma per me è stato anche l'allenatore personale che contribuì a farmi vincere l'oro olimpico ad Atene 2004. Arrivai ad Atene che ero a fine carriera, ero un tiratore ormai esperto. Ma Basagni fu decisivo per la preparazione psicologica, per la motivazione, per gli stimoli e la concentrazione che mi seppe dare in mesi di preparazione insieme sui campi di Montecatini e Ponticino». Benelli continua: «Lui veniva dalla fossa olimpica ma era un grande esperto e seppe come allenarmi perché mi presentassi ad Atene ai massimi livelli - ha detto Benelli - Per me è stata una grande guida psicologica»