Firenze, 7 ottobre 2015 - "La trattativa è saltata, non siamo arrivati a niente. Molto probabilmente scioperiamo". E' Claudio Giudici, presidente toscano di Uritaxi e della cooperativa Cotafi, ad annunciare la fumata nera che chiude in negativo le negoziazioni tra il Comune di Firenze e i tassisti.
A rovesciare il tavolo, convocato per la terza volta in tre settimane all'assessorato dello sviluppo economico guidato da Giovanni Bettarini, la prima e ultima questione su cui è nato e ha preso fuoco il braccio di ferro: le licenze.
Non nel numero, visto che Palazzo Vecchio non è arretrato sulle 70 licenze elettriche, ma sulla "rateizzazione" delle concessioni: per il Comune 50 subito, 20 in una seconda tranche spostata nel tempo (circa 2 anni); i tassisti hanno condiviso il metodo ma si sono fermati a su fasce diverse: "40 e poi 30" spiega il presidente di Uritaxi.
Dieci, quindi, le licenze di differenza che inaugurano la massima fase dello scontro: "Non possiamo cedere solo noi su tutta la linea, inoltre questo ragionamento non vale solo per noi, ma anche per la controparte. Sappiamo - continua Giudici - che si tratta di una questione di pochi numeri, ma qui c'è di mezzo anche la dignità nostra e dei nostri associati".
Ora, prosegue il presidente di Uritaxi, "faremo valere tutte le armi, tutte le misure a nostra disposizione per rivendicare diritti calpestati. Ho l'impressione che stiamo per entrare in una fase molto calda, e questo mi spiace".
Una face caldissima che molto probabilmente sfocerà in uno sciopero? "Pensiamo proprio di sì", risponde secco Giudici. La risposta definitiva, tuttavia, è rimandata all'assemblea generale convocata adesso dove "rifletteremo su quali provvedimenti mettere in campo".