Firenze, 5 luglio 2016 - Stop all’abbordaggio abusivo dei turisti, ormai un tesoro prezioso cui ci si aggrappa quasi disperatamente. E’ diventato un mestieraccio fare il turista a Firenze, difficile scampare alle mille offerte farlocche, costose e spesso prive di qualità. Palazzo Vecchio deve difendere anche questo decoro, per non guastare irrimediabilmente l’immagine di Firenze, salvaguardando i visitatori dagli avvoltoi. E’ scattatta una vera caccia alle auto e ai pulmini di noleggio con conducente fuori regola e a Uber. Palazzo Vecchio ha dato un giro di vite per riportare la legalità nel servizio di trasporto pubblico. E anche un po’ di serenità dopo le tensioni finite in risse e denunce nelle settimane scorse.
Salgono a un centinaio i controlli della polizia municipale, e ad altrettanto quelli della guardia di finanza sulla regolarità del servizio.
Ieri nuovo blitz dei vigili alla stazione, in via Roma, in piazza della Repubblica, all’aeroporto: nei luoghi dove i turisti arrivano in massa. E dove, stando alla denuncia dei tassisti, e anche ai racconti dei passeggeri, macchine e furgoncini provenienti da altri comuni, privi della regolare richiesta di servizio, offrirebbero abusivamente il trasporto a pagamento, scippando illegalmente il lavoro ai taxi. Ma controlli anche nelle rimesse.
«Una concorrenza sleale e fuori regola», s’infuriano le cooperative di tassisti che dieci giorni fa, proprio contro Ncc abusivi e Uber avevano aderito in massa allo sciopero proclamato da tutte le sigle sindacali, causando disservizi e caos.
A un autista parcheggiato fuori dall’aeroporto è stato ritirato il libretto di circolazione: non aveva i requisiti in regola. Ma non è facile beccare i fuorilegge. Al controllo di vigili e finanza deve essere esibito l’ordine di servizio, che consiste in una richiesta scritta da parte di un’azienda o del singolo passeggero. In questo modo vengono sanzionati gli Uber che rispondono alle chiamate tramite un’applicazione scaricata su smartphone e tablet e gli Ncc che si muovono fuori dalle regole, andando a pescare clienti senza aver ricevuto ordinazioni.
Da oggi inizia un lungo periodo particolarmente difficile per la mobilità cittadina, con la chiusura di via Guido Monaco che si teme causerà il tappo sui viali in direzione di Porta al Prato. Tra l’altro tra una decina di giorni si concluderà la procedura di ritaratura dei tassametri dei taxi con cui prenderà il via l’aumento della tariffa che sarà rimodulata in base a velocità, tempo e tragitto. Secondo un criterio che premierà i percorsi più rapidi: se il taxi non sarà costretto a fare la coda, l’incremento tariffario sarà appena percettibile, mentre se i minuti cominceranno a correre, anche sulle tratte più brevi si potrà spendere fino al 14% in più. Una bella stangata. La città non può permettersi un trasporto pubblico che funziona a singhiozzo. Quindi avanti con la linea dura.
«Il comportamento di alcuni tassisti in occasione dello sciopero del 23 giugno è inaccettabile – spiega l’assessore allo sviluppo economico Giovanni Bettarini –. Noi continuiamo sulla nostra linea dichiarata, chiedendo regolarità da parte di tutti con l’applicazione uniforme della legge del ’92 che prevede il rientro degli Ncc in rimessa alla fine della giornata».