Firenze, 4 luglio 2015 - Undici mesi. L’età dei primi passi, delle pappine e dei grandi sorrisi. Ma lui, figlio di una coppia di vegani residente in un paese vicino a Pontedera, non riusciva neppure a stare seduto e a tenere i giocattoli in mano. Invece di crescere regrediva. L’altro giorno babbo e mamma si sono accorti che il neonato non stava bene. Così hanno deciso di portarlo all’ospedale Cisanello di Pisa.
E qui i pediatri hanno subito capito che il problema era alimentare: "Gravi carenze nutrizionali". I genitori sono indagati per maltrattamenti in famiglia. A informare la Procura sono stati i medici pisani. Le indagini sono condotte dalla Questura. Oltre a cercare di capire se i problemi di crescita del bimbo siano da attribuire al regime alimentare deciso per lui dai genitori, i poliziotti stanno anche verificando se possono esserci eventuali responsabilità del pediatra curante. Il bambino è ricoverato nel reparto malattie metaboliche dell’ospedale Meyer di Firenze, dove è stato trasferito da Pisa.
"Le sue condizioni sono in miglioramento – apprendiamo da fonti mediche – Risponde bene alle terapie ed è fuori pericolo". Viene alimentato con pappe semi solide e le cure sono a base di vitamina B12, sostanza indispensabile per ogni essere umano, ma in particolare nel primo anno di vita per lo sviluppo neurologico. Secondo il dottor Giovanni Federico, il pediatra che per primo ha visitato il piccolo all’ospedale di Pisa, "bisognerà aspettare un’età tra i 3 e i 4 anni per stabilire se il bambino ha subito danni permanenti a causa della sua malnutrizione".
Sempre secondo il medico pisano, sarebbe stato un pediatra, ma non il curante, a consigliare ai genitori di far visitare il bambino. "Loro stessi hanno capito di avere sbagliato la dieta per il figlio e hanno subito acconsentito che somministrassimo al piccolo un regime alimentare con omogeneizzati a base di pesce e carne", spiega ancora il dottor Federico.
Pare che il bimbo venisse alimentato solo con il latte materno perché rifiutava il cibo vegetale. Ma secondo i medici il solo latte materno dal sesto mese di età è insufficiente a soddisfare le esigenze alimentari dei neonati. "Se i genitori non hanno prestato attenzione al regime alimentare del proprio figlio, non è perché sono vegani, ma forse perché sono stati colpevolmente superficiali – sostiene l’associazione ‘Progetto vivere vegan’ – Ma preferiamo non entrare in merito a questo caso specifico, perché ancora non sono chiari i dettagli. Le persone che scelgono una dieta cruelty-free non sono fanatiche, ma scelgono di non causare dolore per nutrirsi e generalmente più di altri approfondiscono i temi di una corretta alimentazione".