Grosseto, 26 ottobre 2010 - Un nuovo supermercato Coop in città. La notizia arriva da Ascom-Confcommercio e l’associazione di categoria arricchisce l’indiscrezione con alcuni particolari che chiamano in causa direttamente l’amministrazione comunale, visto che "l’area in questione — dice Agostino Ottaviani, presidente di Ascom Follonica — si trova proprio di fronte alla zona artigianale e sarebbe stata opzionata dal Consorzio Etruria per la costruzione di un nuovo punto vendita Coop". Il punto sta proprio qui: il nuovo Regolamento urbanistico, infatti, non prevede che nell’area artigianale siano localizzate attività di distribuzione e commercializzazione che operino nel settore alimentare. In pratica, niente supermercati da quelle parti.
"Questa scelta — spiega Agostino Ottaviani — è stata giustificata dall’amministrazione comunale follonichese con la volontà di non creare concorrenza alle attività che operano nello stesso settore e che già esistono in città. Scelta condivisibile, se solo si fosse adoperato lo stesso riguardo per tutte le imprese. Invece, a quanto pare, non si vuole toccare il settore alimentare ma si sacrificano volentieri le altre categorie commerciali: se infatti si permette la creazione di nuovi punti vendita non alimentari, si crea comunque una concorrenza in grado di arrecare sicuramente delle conseguenze per le attività che esistono nel territorio". Ma il 'divieto' verrebbe — in pratica — infranto anche nello stesso settore alimentare. "La questione infatti si fa ancora più strana — spiega ancora il presidente di Ascom Follonica — visto che un’area di fronte alla zona industriale sarebbe già stata opzionata dal Consorzio Etruria per la costruzione di un nuovo punto vendita della Coop: a questo punto sorge inevitabilmente qualche domanda. Perché si chiudono le porte ad altre imprese che lavorano nel settore alimentare e si dice sì ad una sola di queste?".
L’indiscrezione diffusa da Ascom riguarda appunto "un’area nella zona del Diaccio, che pare sia già stata opzionata da un consorzio proprio per creare un nuovo punto vendita di alimentari della catena Coop. E adesso — conclude Agostino Ottaviani — le spiegazioni sono d’obbligo: tutto questo corrisponde a verità? Se la risposta sarà positiva, l’amministrazione comunale dovrà anche spiegarne le motivazioni, non tralasciando la possibilità di avere a che fare con ricorsi da parte di altre aziende che operano nello stesso settore alimentare".
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