Isola del Giglio, 17 gennaio 2012 - E' terminata al tribunale di Grosseto l'udienza di convalida del fermo di Francesco Schettino, comandante della Costa Concordia, la nave naufragata venerdi' davanti all'isola del Giglio.

 

Il gip di Grosseto Valeria Montesarchio si e' riservata di decidere sulla misura della custodia cautelare in carcere a carico del comandante della Costa Concordia Francesco Schettino, chiesta dalla procura.

 

Schettino al gip nel corso dell'interrogatorio di garanzia tenutosi a Grosseto : ''Ero io al comando della nave'' al momento dell'impatto. ''La nave dopo l'urto con lo scogli ha avuto uno sbandamento di 90 gradi. Non potevo risalire sopra''. Ha aggiunto poi il comandante della Costa Concordia difendendosi dall'accusa di aver abbandonato la nave nel naufragio.

 

Il comandante ha risposto alle domande di gip per circa tre ore poi, dopo l'udienza e prima di lasciare il tribunale, il comandante Schettino ha potuto incontrare i familiari, la moglie, il fratello e un cugino che lo hanno atteso fuori dall'aula dei Gip per avvicinarlo e salutarlo. Con loro anche l'avvocato Bruno Leporatti, difensore di Schettino: ''Il comandante Francesco Schettino ha risposto lungamente a tutte le domande che gli sono state fatte durante l'interrogatori di garanzia''. Ha riferito uscendo dal tribunale di Grosseto Bruno Leporatti.

 

L'incontro di Schettino con i famialiari e' durato poco meno di mezz'ora. Poi, verso le 16.30, gli agenti penitenziari lo hanno condotto nel garage del tribunale dove lo attendeva il mezzo con cui e' stato riaccompagnato al carcere dove attendera' la decisione del gip che, dopo l'interrogatorio, si e' riservato sulla convalida del fermo e della richiesta della misura di custodia cautelare avanzata dalla procura.

 

Le dichiarazioni del procuratore

 

"Siamo tenuti a rispettare il segreto istruttorio", ha detto al termine dell`interrogatorio il procuratore capo di
Grosseto Francesco Derusio, "abbiamo interrogato il comandante Schettino che ci ha fornito la sua versione e ha confermato che era lui al comando della nave al momento dell`impatto".

 

Il procuratore inoltre ha sottolineato che "la ricostruzione dei fatti che ci ha dato il comandante non ha modificato l`impianto accusatorio e la Procura - ha concluso - ha chiesto al giudice la convalida dell`arresto". Il comandante della nave Costa Concordia è accusato di omicidio plurimo colposo, naufragio e abbandono di nave. Nel corso dell`udienza che si è tenuta presso il palazzo di giustizia di Grosseto, il comandante Schettino ha parlato per oltre quattro ore assistito dal suo avvocato dando la propria versione dei fatti.